Giochi del Mediterraneo: Emiliano dice sì al Governo. Semaforo verde all’intesa sugli impianti

Il Campo scuola alla Salinella
Il Campo scuola alla Salinella
di Domenico PALMIOTTI
4 Minuti di Lettura
Sabato 13 Aprile 2024, 06:00

Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, dice sì all’intesa col Governo - così come richiesto da una sentenza della Corte Costituzionale - sul piano delle opere dei Giochi del Mediterraneo. La luce verde Emiliano l’ha accesa ieri con una lettera di 5 pagine - firmata digitalmente alle 12.51 - inviata ai ministri Abodi (Sport), Fitto (Affari europei, Coesione, Sud e Pnrr), al presidente del Coni, Malagò, al sindaco di Taranto, Melucci, e al commissario dei Giochi, Ferrarese. 
“Al fine di garantire la tempestiva realizzazione delle opere per il successo dei Giochi - si legge - la Regione Puglia è pronta ad approvare, nella prima seduta utile della giunta regionale, l’intesa con il Governo per l’emanazione dei decreti interministeriali” in base al decreto legge n. 13 di febbraio 2023 (disposizioni sul Pnrr), convertito nella legge n. 41 di aprile 2023 e poi modificato dalla sentenza n. 31 del 2024 della Corte Costituzionale. Che ha appunto vincolato l’approvazione dei decreti all’intesa tra Governo e Regione in uno spirito di leale collaborazione. 

Il decreto


Il decreto in realtà è già pronto, riguarda le prime 27 opere dei Giochi come da master plan presentato a novembre dal commissario, ed attinge ad una provvista di 167 milioni, di cui 150 provenienti dal primo stanziamento e il resto dai 126 che il Governo ha messo a disposizione con la legge di Bilancio 2024. Il decreto ha già le firme dei ministri Abodi, Fitto e Giorgetti (quest’ultima è quella che ha tardato un po’) ed ora si aggiungerà quella di Emiliano. Nella lettera, Emiliano “condivide l’impianto complessivo del programma delle opere infrastrutturali predisposto dal commissario straordinario, largamente derivante dal master plan predisposto dal comitato organizzatore” e chiede di recuperare con i nuovi fondi della legge di Bilancio alcuni interventi che sinora non hanno trovato spazio. Si tratta della viabilità e di un parcheggio pluripiano per il centro nautico (10 milioni), della palestra polifunzionale a Paolo VI, delle attrezzature specialistiche e tecnologie sportive per 16 milioni.
Con l’intesa tra Roma e Bari, il commissario potrà partire con i primi appalti, cominciando da quelli che sono in fase avanzata e relativi alle opere minori previste nei Comuni.

Invece tra le grandi opere, dovrebbe essere collocato in rampa di lancio il progetto per il centro degli sport nautici (vela, canoa e canottaggio) nell’ex stazione torpediniere del Mar Piccolo a Taranto. Inoltre, l’ok di Emiliano arriva alla vigilia della visita del ministro dello Sport, Abodi, che lunedì dalle 11 sara a Taranto per una serie di incontri. Motivo: sciogliere il nodo stadio e decidere se si può procedere in contemporanea con ristrutturazione dello Iacovone e partite di campionato del Taranto. Cosa che il progettista, la società pubblica Sport e Salute, ritiene compatibili, tant’è che sta lavorando su questo schema, mentre il commissario Ferrarese frena. Lunedì Abodi visiterà anche alcune delle aree interessate dalle opere.

La call

Ieri, intanto, Ferrarese ha avuto una call con il Comune. Individuata nel rione Salinella la zona che ospiterà pista di pattinaggio, quattro campi da tennis e skate park. L’area è vicina allo stadio, vede la presenza di una struttura edilizia fatiscente relativa ad un istituto d’istruzione mai costruito, ammonta a più di 2 ettari ed è in gran parte pubblica, cioè comunale, più un’altra parte privata che bisognerà espropriare. Su quest’area si costruirà anche un parcheggio da mettere a disposizione sia dello stadio che dei nuovi impianti. L’area è stata valutata idonea dal commissario. Occorrerà però effettuare delle demolizioni e realizzare delle opere sulla strada in quanto il piano di campagna è più basso della stessa strada. Il costo dell’intervento ammonta a circa 7-8 milioni e la parte da espropriare sarebbe quella relativa ad un centro Enaip. 
Deciso, inoltre, che la ristrutturazione del complesso Magna Grecia sarà a carico del budget dei Giochi. La struttura ospiterà il tennis e si è visto come posizionare il campo centrale, con mille posti, più altri due collaterali con 300 posti ciascuno, mentre 5 degli 8 campi serviranno agli allenamenti. Tra area alla Salinella e Magna Grecia, il tennis avrà a disposizione 12 campi. Per il Magna Grecia si stima un costo dei lavori di circa 5 milioni. Al Comune è stato chiesto di approntare in 15 giorni i Documenti di indirizzo alla progettazione (Dip) per il Magna Grecia e l’area della Salinella, opere che insieme entreranno nel nuovo master plan.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA