Puglia, il bilancio da approvare: tagli ai trasferimenti per 60 milioni. Ma non aumentano le tasse

Puglia, il bilancio da approvare: tagli ai trasferimenti per 60 milioni. Ma non aumentano le tasse
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 16 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 13:11

La Puglia nel 2024 dovrà fare fronte a un taglio dei trasferimenti da Roma che oscilla tra 43 e 60 milioni ma, nonostante la spending review imposta dal governo Meloni a tutte le Regioni, il carico fiscale resterà invariato. 
La Giunta Emiliano ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2024, da lunedì inizia la lunga “maratona” che porterà al via libera del Consiglio il 21 dicembre. Si parte lunedì con le commissioni, due giorni dopo si va in Aula. Si tratta di una manovra da 1,2 miliardi che non contiene molte novità e, soprattutto, non darà spazio a “mance e mancette” di fine anno. Non fosse perché spazio non ce n’è, i fondi sono risicati ed è stato già complicato cosi far quadrare i conti. Per questo motivo l’indicazione arrivata a tutti i gruppi è di evitare di presentare troppi emendamenti che prevedano un impegno di spesa, il loro destino sarebbe segnato: non potrebbero che essere bocciati. Bisogna stringere la cinghia e il messaggio è arrivato chiaro già attraverso la nota stampa con cui la Regione ha annunciato l’approvazione del disegno di legge in giunta: un “bilancio di previsione da 1 miliardo e 200 milioni di euro a sostegno di tutte le politiche regionali, sotto i colpi dei pesanti tagli per 43 milioni di euro decisi dal Governo nazionale”, viene evidenziato.

Il carico fiscale

La notizia positiva per i contribuenti pugliesi è che verrà lasciato invariato il carico fiscale anche per il 2024.

Per welfare e sanità non sono previste sforbiciate, anzi: per il sistema sanitario sono stati stanziati 50 milioni di euro che si sommeranno agli 8 miliardi del riparto del fondo nazionale. I 50 milioni previsti serviranno, tuttavia, a coprire il disavanzo che quasi certamente le Asl registreranno nel chiudere i loro bilanci entro il prossimo aprile, anzi si ipotizza che la cifra possa essere anche superiore. Ma è presto per fare calcoli precisi. Niente tagli per il welfare che potrà contare anche l’anno prossimo sul Red finanziato con 45 milioni di euro, la prima tranche è da 15 milioni. Non solo, sono stati messi a referto anche 13 milioni per il trasporto degli studenti disabili (l’anno scorso ne furono stanziati 11): “Altro bersaglio dei tagli governativi”, sottolineano dalla Regione. Anche il settore dei trasporti dribblerà l’accetta della spending review, la giunta Emiliano ha disposto lo stanziamento di 165 milioni di euro per finanziare il trasporto pubblico locale e confermare tutti i servizi su gomma e ferro. Per l’ottavo anno consecutivo la Giunta è costretta a versare una somma cospicua nelle casse dei Consorzi di bonifica commissariati, la cifra dovrebbe essere di circa 9 milioni di euro. In tempi di vacche magre una spesa che finisce per incidere e pesare. Anche perché, siccome la coperta è corta da qualche altra parte le risorse dovranno essere recuperate e i settori principalmente indiziati sono cultura e turismo.

La scelta del governo regionale è quella di salvaguardare i servizi essenziali, dalle politiche sociali alla sanità, non aumentando le tasse (d’altronde sarebbe una mossa impopolare a sei mesi da una importante partita elettorale a Bari, Lecce e per le Europee). Nel disegno di legge che lunedì prossimo si incardinerà in Consiglio regionale per l’esame delle commissioni, previsti anche il finanziamento delle scuole di specializzazioni mediche a Lecce e a Taranto, con uno stanziamento per il 2024, rispettivamente, di 5,7 milioni di euro e 1,9 milioni di euro, cosi come era stato programmato già un anno fa. “Taranto avrà, almeno per il prossimo ventennio, un Dipartimento biomedico in città e il suo corso di medicina e chirurgia. Un'altra promessa rispettata da questa giunta e un altro impegno che grazie al presidente Emiliano diventa realtà”, ha commentato Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito democratico. «Con la delibera approvata – ha aggiunto - si danno risorse e futuro al progetto della scuola di medicina a Taranto. Un passo avanti importantissimo per la sanità del territorio che, insieme al nuovo ospedale San Cataldo che a brevissimo vedrà la luce, costituiscono le fondamenta di un nuovo capitolo per la comunità jonica. Non si può essere che felici di vedere Taranto risorgere sotto tanti aspetti e vedersi riprendere, pezzo dopo pezzo, tutto ciò che per decenni le è stato tolto o negato».

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