Plafoniere d'oro alla Regione Puglia, assolti architetto e ingegnere: «Il fatto non sussiste»

La sentenza è stata emanata dal gup del Tribunale di Bari Ilaria Casu

Plafoniere d'oro alla Regione Puglia, assolti ingegnere e architetto: «Il fatto non sussiste»
​Plafoniere d'oro alla Regione Puglia, assolti ingegnere e architetto: «Il fatto non sussiste»
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 20:53

Assolti perché il fatto non sussiste. Così si è conclusa la vicenda denominata "plafoniere d'oro" per l’architetto Luigi Marziano Mirizzi di Conversano e per l’ingegnere Domingo Sylos Labini di Bitonto: secondo l’accusa il costo delle plafoniere sarebbe stato gonfiato aggiungendo costi aggiuntivi non dovuti. Le plafoniere furono acquistate per la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia di via Gentile. La sentenza è stata emanata dal gup del Tribunale di Bari Ilaria Casu.

Le accuse

Le accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Savina Toscani erano di concorso in falso ideologico e truffa aggravata.

Secondo la pubblica accusa, «mediante artifizi» gli indagati avrebbero «tratto in errore la Regione Puglia circa la regolarità della fornitura delle 1.703 plafoniere a Led», facendo liquidare «l'importo complessivo di 657.984 euro, successivamente rideterminato in 524.881 euro», arrecando così «un danno ingiusto alla Regione Puglia».

Solo al termine dei lavori, il costo delle plafoniere installate è stato riconsiderato al ribasso del 53,5% (anche perché sul mercato esistevano prodotti equivalenti ad un prezzo più contenuto) ed è calato dagli iniziali 637 a 341 euro. Le indagini della Guardia di finanza erano partite in seguito a un esposto alla Corte dei conti presentato nel luglio 2018 da otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia. 

La soddisfazione di Emiliano

"Esprimo la mia soddisfazione per la assoluzione con formula piena dell'Ingegnere Domingo Sylos Labini e dell'Architetto Luigi Mirizzi da ogni accusa relativa alle cosiddette 'plafoniere d'oro' della nuova sede del Consiglio regionale. Dopo anni di sofferenze e di ingiusta compromissione della loro immagine professionale e personale, la magistratura ha restituito ai due professionisti l'onore e la serenità". Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Avendo personalmente rivisto ogni loro atto - dice - sapevo che nulla di illecito o dannoso era accaduto. Mi dispiace che l'ingegnere Antonio Pulli sia deceduto prima di vedere questa giornata e senza ottenere in vita la giustizia cui aveva diritto. Questa vicenda, nata da una denuncia di una consigliera regionale che riteneva in questo modo di aver scoperto chissà quale malaffare, a costo di ledere anche l'immagine della Regione Puglia accusata di non avere adeguatamente vigilato, insegna la necessità di non strumentalizzare a fini politici la normale dinamica delle procedure e di evitare, prima delle sentenze, di ritenere la colpevolezza di persone che hanno realizzato in pochi anni un'opera pubblica che ha ridato dignità all'assemblea regionale della Puglia, e consentito il risparmio di decine di milioni di euro di fitti passivi, realizzando una sede istituzionale a basso consumo energetico che ha diminuito in modo significativo le emissioni di CO2". 

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