Il Tar sui balneari: «Subito le gare sui lotti liberi»

Il Tar sui balneari: «Subito le gare sui lotti liberi»
di Paola ANCORA
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Sabato 6 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 11:05

Balneari, sì alle gare per assegnare gli spazi demaniali attualmente liberi. A sancirlo, accogliendo la tesi dell’avvocato e professore Saverio Sticchi Damiani per conto di un operatore, è stato il Tar: resta il divieto, stabilito nel Milleproroghe, di mettere a gara le concessioni già in essere, ma estendere tale divieto anche agli spazi liberi contrasta con il diritto comunitario e, dunque, la norma andrebbe disapplicata spalancando subito le porte alle procedure di evidenza pubblica da parte dei Comuni. 

La norma


L’operatore del settore era interessato all’avvio di una gara per il rilascio di una nuova concessione demaniale marittima da parte di un Comune pugliese della costa adriatica.
Nonostante i giudici amministrativi avessero a più riprese ribadito l’obbligo per lo stesso Comune di avviare la gara per il rilascio della concessione demaniale in forza del Piano coste regionale (approvato con la legge 17 del 2015), l’amministrazione comunale non aveva ancora dato esecuzione alle disposizioni dei giudici, adducendo che, proprio con il Milleproroghe, era sopravvenuto un divieto generale di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni. Una norma, il Milleproroghe, che rischia di paralizzare per lungo tempo l’attività concessoria degli Enti locali, almeno sino a quando il Governo non adotterà una normativa che a livello nazionale disciplini in maniera organica il comparto balneare.

Il legale


«Tuttavia, in vista dell’approssimarsi della scadenza del termine ultimo di durata delle concessioni balneari fissato dall’Adunanza plenaria al 31 dicembre 2023 e in assenza di una normativa nazionale che regoli l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime, il Comune pugliese - recita una nota dello studio legale Sticchi Damiani - ha finalmente deciso di avviare le gare e lo ha fatto in accoglimento delle argomentazioni da noi articolate».
In particolare, il Comune, dopo aver ritenuto che il divieto introdotto dal decreto “Milleproroghe” è incompatibile con il diritto comunitario e con le sentenze emanate dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nel 2021, ha fatto ricorso al potere di disapplicazione della norma interna per contrasto con la direttiva Ue “Bolkestein” e, per conseguenza, ha applicato il Piano coste regionale della Puglia, che già consentiva ai Comuni pugliesi di avviare le gare per il rilascio delle nuove concessioni balneari.

Insomma, non resta che partire.

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