Cadavere nascosto per mesi dal figlio: in casa un ventilatore sempre acceso

Il padre, adesso, andrà a processo per occultamento di cadavere

Cadavere nascosto per mesi dal figlio: in casa un ventilatore sempre acceso
di Roberta GRASSI
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Venerdì 29 Marzo 2024, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 18:21

Dopo la chiusura indagini arriva, in tempi brevi, la richiesta di rinvio a giudizio per Roberto Caracciolo, 57enne di Corigliano d’Otranto accusato di aver occultato il cadavere del padre Antonio, morto in casa a 83 anni, per continuare poi a riscuotere 10mila euro di pensione. L'uomo, stando alle ipotesi d'accusa formulate dal pm Luigi Mastroniani, risponde di occultamento di cadavere, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebito utilizzo di carte di credito. Dal gennaio scorso il 56enne è sottoposto alla misura di libertà vigilata, ricoverato in una comunità riabilitativa assistenziale (Crap) in seguito alla perizia disposta dalla Procura da cui è risultato parzialmente infermo di mente e incapace di stare in giudizio. Ogni sei mesi sarà nuovamente sottoposto a perizia, per verificare se il procedimento penale potrà o meno proseguire. L'uomo, difeso dall'avvocato Fabrizio Ruggeri, ha sempre negato che il corpo è rinvenuto lo scorso marzo nella cucina dell'abitazione del genitore, avvolto tra le coperte e posto su un lettino con un ventilatore acceso, fosse quello del padre che a suo dire si sarebbe trovato invece in Svizzera. l ritrovamento del cadavere del padre dell’imputato risale al 15 marzo 2023. Nei mesi successivi sono state eseguite diverse perizie. La consulenza medico legale, eseguita da Alberto Tortorella, ha escluso ipotesi di morte violenta, sebbene i resti dell’anziano fossero in avanzatissimo stato di decomposizione.

Gli accertamenti e il ventilatore

Da qui l’archiviazione dell’ipotesi di reato di omicidio volontario che era stata formulata proprio per supportare gli accertamenti sul corpo, al fine di verificare quale fosse stata la causa del decesso dell’anziano che è stata datata attorno al 2021.

Secondo l’accusa il cadavere dell’83enne sarebbe stato adagiato nel vano cucina, posto sul pavimento tra il tavolo e il camino, vicino a una portafinestra tenuta aperta, avvolto con coperte e lenzuola, frapposto tra due lettini da spiaggia legati tra loro con corde elastiche. Sarebbe rimasto acceso un ventilatore e sarebbe stata anche collocata «una lampada insetticida - è riportato - nel bagno adiacente in modo da contrastare la proliferazione degli insetti». La richiesta di rinvio a giudizio del pm Mastroniani risale al 26 marzo scorso, l’udienza preliminare dinanzi al gup Valeria Fedele è fissata per il 28 maggio prossimo. Come persona offesa è stato individuato l’Inps, l’istituto di previdenza che avrebbe continuato almeno per due anni a erogare la pensione, ritenendo che il beneficiario della stessa fosse ancora vivo. Secondo l’accusa a incassarla sarebbe stato il figlio che avrebbe occultato il cadavere proprio al fine di continuare a percepire il denaro.

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