Brindisi, le regole sulla movida: all’una stop alla musica. E dalle 22 niente bevande e alcolici dai distributori automatici

Brindisi, le regole sulla movida: all’una stop alla musica. E dalle 22 niente bevande e alcolici dai distributori automatici
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 6 Luglio 2023, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 21:54

Deroga sino all’una di notte per le emissioni sonore in centro e sino alle due per le zone costiere, ma con gli esercenti che in fase di Scia (la “segnalazione certificata di inizio attività”) dovranno dotarsi di un servizio per garantire la quiete pubblica. Stop anche al consumo di alcolici in luogo pubblico dalle 22, se acquistati dai distributori automatici di bevande. Il Comune di Brindisi sembra aver trovato la quadra attorno all’ordinanza sulla movida, che una volta arrivato il parere favorevole dalla Asl potrebbe entrare in vigore già da domani, assieme a quella sulla chiusura del centro storico già ampiamente annunciata, ed essere operativa sino all’11 settembre prossimo.

La decisione

Al capoluogo guardavano anche gli altri Comuni della provincia, dopo che in occasione di un incontro che si è tenuto in Prefettura nella scorse settimane era stato preso un accordo per avere le stesse misure applicate uniformemente in tutto il territorio provinciale, fissando gli orari per contrastare la movida molesta. «Quello che abbiamo introdotto come novità – ha anticipato il sindaco Marchionna in conferenza stampa ieri mattina – è che tutti gli esercenti che intendono presentare la Scia per piccoli intrattenimenti musicali, secondo quanto previsto a norma di legge, devono contestualmente garantire un servizio di controllo ed assistenza alla clientela che faccia in modo che non ci siano elementi di rumorosità tali da configurare il disturbo alla quiete pubblica». 
Non si tratta, secondo quanto è stato specificato dal primo cittadino, solo della musica ma di ogni possibile fonte di rumore (schiamazzi, litigi o altro), considerando anche la questione dei decibel da fissare una sorta di falso problema proprio perché ci sono molte possibili fonti di inquinamento sonoro. «Sostanzialmente - ha puntualizzato il primo cittadino – è un invito all’autocontrollo, perché se non ci sarà questo elemento non usciremo mai dalla contrapposizione che si è creata». 

La polemica

Sorpresi dal passo in avanti di Marchionna i sindaci degli altri comuni della provincia, irritati per la mancata condivisione di un provvedimento assunto viceversa autonomamente.

A questo punto si attende la linea che assumeranno nelle prossime ore gli altri primi cittadini della provincia.  

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