Droga, social e rabbia: è allarme tra gli adolescenti. «Dinamiche di branco»

Droga, social e rabbia: è allarme tra gli adolescenti. «Dinamiche di branco»
di ​Luigi LUPO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Ottobre 2023, 05:00

Si presentano in pronto soccorso con tagli sulle braccia o altri atti di autolesionismo. Alcuni tentano persino il suicidio. Sono giovani sotto i 18 anni che sempre più popolano i pronto soccorso di Bari e provincia in un contesto che nel capoluogo pugliese registra un incremento dei casi di disagio che coinvolgono gli adolescenti. Giovanissimi che finiscono anche nel vortice delle dipendenze: droga, scommesse o schiavi dei social. Adolescenti che cambiano indole, diventano aggressivi.

Il report

Valeria Latorre, direttrice del servizio Psichiatrico, si confronta ogni giorno con questi fenomeni. Al Nuovo Quotidiano di Puglia presenta i dati relativi a urgenze arrivate al pronto soccorso del San Paolo per atti autolesivi.

Uno degli ospedali più grandi di Bari e provincia, dopo il Policlinico, che conta 25mila approdi al pronto soccorso: «Su questi, 650 sono consulenze di natura psichiatrica, di cui il 25% erogate in favori di giovani in condizioni gravi. Gesti autolesivi, come il cutting, ovvero tagli sulle braccia, o tentativi suicidari». Lo scorso anno la percentuale era del 17,4%.


«Dall’inizio del 2023, il 38% dei pazienti ricoverati, per autolesionismo o tentativi auto soppressivi, ha un’età inferiore ai 30 anni. Tra loro, più della metà è sotto i 25 anni. Una crescita nel post-Covid correlata alla pandemia». Le diagnosi più frequenti sono quelle di ansia e depressione, un disturbo che ormai dilaga in tutto il mondo.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), infatti, quasi un miliardo di persone convive con almeno un disturbo mentale, esattamente una persona su dieci su tutto il pianeta. Anche la Puglia e l’area di Bari e provincia seguono il preoccupante trend. Lo conferma l’ultimo report della Sinpf, Società italiana di neuropsicofarmacologia, presentato, lo scorso giugno, durante un convegno, tenutosi proprio nel capoluogo pugliese: «In Puglia, come nel resto d’Italia, il 20% della popolazione ha avuto almeno una volta nella vita un episodio di depressione - ricorda la Sinpf. Nella Regione, facendo una semplice proporzione con i dati Istat, parliamo di circa 700mila persone nella fascia 15-90 anni, in un rapporto di due a uno, sfavorevole alle donne».

Depressione e insonnia


«Tra le principali cause della depressione vi è l’insonnia - sottolineava Mariantonietta Savarese, direttore facente funzione della Uoc Neurologia universitaria ‘Fm Puca’, Aou Policlinico di Bari - Una relazione non univoca bensì bidirezionale, potendo esservi un’influenza reciproca: nel 40% dei disturbi dell’umore l’insonnia compare infatti prima degli altri sintomi».
La sofferenza mentale spesso trova rifugio, e pericolose via di fuga da sé stessi, nelle dipendenze. Come confermano dall’Asl Bari, in città e provincia aumentano i ragazzi, anche minorenni, che cadono nel tunnel, non solo delle sostanze stupefacenti, ma anche nel vortice nero delle scommesse. Oppure diventano schiavi della tecnologia, dei social network e delle scariche di dopamina che derivano dalla ricerca degli apprezzamenti sulle piattaforme. Che spesso scivola nella prevaricazione, nel cyber-bullismo e in quelle che – la procura di Bari – ha definito, nelle ultime ore, «dinamiche di branco che possono avere anche conseguenze estreme». Le parole sono della sostituta procuratrice Silvia Curione: «Questa prassi - è molto in crescita e ha come protagonisti minori, spesso infra quattordicenni, che agiscono per escludere coetanei considerati non allineati. Una delle pratiche più diffuse è quella di aggiungere e rimuovere compulsivamente la vittima dai gruppi Whatsapp, con lo scopo preciso di umiliarla. Si tratta di una manifestazione di predominanza rispetto a compagni di classe resi strumento delle decisioni del branco. In un caso, queste pratiche hanno portato una vittima a togliersi la vita. E da parte delle famiglie non abbiamo sempre avuto collaborazione».

E aumenta l’attenzione anche verso i reati di pedopornografia: «Negli ultimi anni - ha sottolineato il sostituto procuratore Ignazio Abbadessa - abbiamo notato un aumento di diffusione, detenzione e scambio di materiale pedopornografico, da parte di ragazzi minorenni o poco più che maggiorenni. Il fenomeno sta subendo una precocizzazione, sono sempre più giovani i ragazzi che si mandano reciprocamente materiale pedopornografico». «Un’altra emergenza da evidenziare - ha aggiunto - è quella relativa al mercimionio del proprio corpo da parte dei ragazzi più giovani, che sui social mettono in vendita foto intime e personali in cambio di ricariche, denaro o altri regali. Questo interesse deviato interessa molti minori in età puberale o adolescenziale». Un’altra spia di un disagio giovanile dilagante in tutto il mondo. E da cui Bari e la Puglia non sono escluse. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA