Motociclista morto, il procuratore Rossi è categorico: «La macchina dei carabinieri è estranea all'incidente»

"Non tollererò altre manifestazioni: sono espressione dei clan"

Motociclista morto a Bari, il procuratore Rossi è categorico: «La macchina dei carabinieri è estranea all'incidente»
Motociclista morto a Bari, il procuratore Rossi è categorico: «La macchina dei carabinieri è estranea all'incidente»
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Mercoledì 28 Giugno 2023, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 14:56

«La macchina dei carabinieri è assolutamente estranea all'incidente». È categorico il procuratore di Bari, Roberto Rossi, a proposito delle accuse e minacce da parte della famiglia e degli amici a seguito dell'incidente in moto nel quale venerdì scorso ha perso la vita il 27enne Christian Di Gioia. «Non c'è stato alcun posto di blocco, nessuno non si è fermato allo stop e non si può dire che ci sia stato un inseguimento come fosse un telefilm», ha detto ancora Rossi.

Gli investigatori hanno escluso questa circostanza

«Non tollereremo che il dolore della famiglia possa diventare minaccia a chi ha sempre fatto il suo dovere - ha dichiarato Rossi - non tollereremo manifestazioni come quella del funerale che sono espressione di un modello di criminalità organizzata». Il riferimento è al corteo funebre seguito dai rombi di numerosi motociclisti che hanno occupato il viale accanto al carcere di Bari, guidando anche contromano. 

Rossi ha espresso «fiducia nell'arma dei carabinieri

«Non serve diffondere elementi probatori, la mia parola è più importante dei video. Questa è una risposta istituzionale», così ha risposto Rossi dopo la richiesta lanciata ieri dal sindacato dei carabinieri di pubblicare il video che, di fatto, li scagionerebbe. «Siamo stati inflessibili quando ci sono state delle mancanze da parte di militari che abbiamo sottoposto a misure cautelari, quando necessario», ha concluso il procuratore Rossi

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