Virus, varianti in crescita: zona rossa fino al 28
ecco i comuni e le zone inetressate

Virus, varianti in crescita: zona rossa fino al 28 ecco i comuni e le zone inetressate
di Luca Benedetti
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 09:00

PERUGIA Resta la zona rossa in provincia di Perugia e a San Venanzo. Manca il nero su bianco, ma ormai palazzo Donini ha deciso. E la zona rossa resterà per un’altra settimana, cioè fino a domenica 28. Confermate, anche se manca l’ufficialità, tutte le misure, con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori.
Resta alta l’incidenza del virus in provincia di Perugia con una rapporto ancora pesante rispetto al dato della provincia di Terni. Praticamente il quadruplo del dato settimanale dei casi su centomila abitanti. Perugia è a 305,8 e Terni 74,7. Il dato regionale è in calo dell’11 per cento, segnale importante nella sfida alle varianti che allungano i tempi di cura(anche 40 giorni) e gli ospedali che fanno il pieno di malati Covid.
Oggi la cabina di regia darà la pagella anche all’Umbria per il colore della regione. Che adesso, è arancione. Con la proroga della zona rossa sembra, così, tramontare l’ipotesi di un arancione rinforzato di cui si era parlato, per la provincia di Terni, dopo la visita del ministro della Salute, Roberto Speranza. Ieri pomeriggio doveva tenersi una riunione del Cts che è stata aggiornata a oggi. A proposito di colori: il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) lascia l’Umbria ancora in zona rosso scuro. 
TESEI E RISTORI
La situazione economia che pesa e la presidente Donatella Tesei, ieri in consiglio regionale, ha annunciato che sono pronte le lettere al governo per chiedere altri 50mila vaccini(«ne possiamo fare 1800 al giorno) e per chiedere 10 milioni di ristori.
VACCINI PER LE SCUOLE 
All’Umbria sono state consegnate 8 mila dosi (80 scatole) di vaccino AstraZeneca che a partire dalla prossima settimana, saranno utilizzate per l’avvio della vaccinazione del personale scolastico. Come previsto nella Fase 3 del piano d’immunizzazione. In arrivo altre 84 scatole sempre di AstraZeneca. Al momento sono stati forniti 42 vassoi di vaccino Pfizer (ciascuno con 1.170 dosi) e ne sono stati utilizzati 31. Per quanto riguarda il Moderna, ha spiegato a palazzo Cesaroni l’assessore alla Salute Luca Coletto, sono state consegnate 43 scatole (2.300 dosi) che saranno utilizzate per 1.150 soggetti. Di queste sono state utilizzate 10 scatole per la prima dose e altre 10 per la seconda. Dal primo marzo, le 23 scatole rimanenti saranno utilizzate dai medici di medicina generale per la vaccinazione a domicilio degli over 80 non deambulanti. Relativamente alle vaccinazioni e prenotazioni dei soggetti che hanno compiuto 80 anni, Coletto ha reso noto che in quattro giorni sono stati vaccinati 4.902 cittadini nati nel 1940 e a gennaio 1941, quindi il 65 per cento dei 7.546 prenotati al 18 febbraio.
Lo stesso assessore ha lanciato la proposta di vaccinare i giovani e giovanissimi. «Per arginare la diffusione del Covid-ha detto Coletto- si valuti anche da un punto di vista scientifico la possibilità di vaccinare i ragazzi in età scolare, penso alla fascia 13-20 anni. Spessissimo sono loro il vettore innocente della pandemia». 
IN CONSIGLIO REGIONALE
Intanto, ieri, in consiglio regionale è stata approvata, all’unanimità, una mozione unitaria frutto di diversi documenti presentati da maggioranza e opposizione. Nell’atto sono citate misure di contenimento della pandemia, di sostegno economico e finanziario per le piccole e medie imprese nonché i ristori per le famiglie e per le piccole attività che si trovano in sofferenza. Per quanto riguarda invece gli aiuti, maggioranza e opposizione chiedono un rafforzamento dell’assistenza domiciliare, misure a sostegno delle famiglie (come ad esempio il congedo parentale) e rifinanziamento di quelle a favore di imprese e partite Iva.
Luca Benedetti

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