Pronto soccorso in tilt, attese anche di 24 ore per una visita

Pronto soccorso in tilt, attese anche di 24 ore per una visita
di Sergio Capotosti
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Domenica 26 Febbraio 2023, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 12:42

TERNI «Mia madre di 79 anni è stata in attesa 24 ore al Pronto soccorso, poi altre 36 ore sistemata su una barella, e infine ha trovato un posto letto solo lungo il corridoio». È il calvario di una donna anziana, già malata, raccontato dal figlio. «Mia moglie è rimasta in pronto soccorso per 24 ore. A causa di una caduta doveva mettere dei punti al mento. Solo che a causa della perdita di sangue e del portarsi nell'attesa per la saturazione si è creato anche un problema di anemia», è l'altro racconto che arriva dal fronte sanitario. Un bollettino che si aggiorna quotidianamente da mercoledì scorso, quando l'ondata record di pazienti si è abbattuta sul Santa Maria di Terni, mandando in tilt il pronto soccorso.
I DATI
«Nella giornata del 22 febbraio - spiegano dall'ospedale - si è registrato un afflusso eccezionale di pazienti, avendo registrato 149 persone nelle 24 ore (136 nel giorno precedente) con punte massime di 90 persone contemporaneamente, contro una media di 100 accessi al giorno con punte massime di 50 pazienti contemporaneamente. Tali dati - proseguono dal Santa Maria - sono sovrapponibili a quelli del pronto soccorso del Policlinico Gemelli e secondi solo a quelli dell'Umberto Primo, l'ospedale più grande d'Europa». Gli effetti dell'ondata record di pazienti, però, ancora si sentono, visto che le lamentele che si registrano dal Santa Maria non trovano sosta. E inevitabilmente ora, a causa dell'effetto domino, il problema è la presenza dei letti in corsia. L'ospedale è in attesa di "rinforzi", ovvero l'arrivo dei medici di base della Usl Umbria 2 che hanno partecipato al bando indetto per selezionare i dottori che avranno il compito di gestire i codici bianchi e verdi, così da alleggerire il carico sul pronto soccorso di Terni. Un servizio che ancora non è entrato in funzione ma che potrebbe rappresentare una possibile soluzione per evitare di paralizzare il pronto soccorso, come è accaduto in questi giorni. Nell'immediato, però, il Santa Maria chiede alla Regione di rimettere mano all'organizzazione della sanità. «Si ribadisce la necessità che vengano riattivati il pronto soccorso e 30 posti letto di Medicina presso l'ospedale di Narni». Diversamente, è l'avvertimento che arriva dai vertici del Santa Maria, «situazioni simili a quelle vissute in questi giorni potranno ripetersi».
LE CRITICHE
In attesa che i rinforzi vengano schierati, o che riapra Narni, non solo monta la rabbia di pazienti e familiari, ma cresce anche la polemica politica, che coinvolge anche i sindacati. La Fp-Cgil punta il dito contro la mancata manutenzione di una parte del centro geriatrico. «Sarebbe anche ora dice la segretaria Valentina Porfidi - di capire le tempistiche per la riapertura dei lavori, fermi ormai da anni, di consolidamento della nuova ala del centro, che garantirebbe nuovi posti letto». Sinistra Italiana, invece, chiama in causa la mancata attuazione dell'integrazione tra Ospedale e Usl 2. «La direzione dell'azienda ospedaliera - accusa Si - lamenta che questa integrazione non è in corso e propone la riapertura del pronto soccorso di Narni». In campo anche il M5s: «Riaprire subito il pronto soccorso di Narni».

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