Banda dell’eroina a Perugia, preso un altro corriere: 160 chili nell’hub di Monteluce

il carcere di Capanne
il carcere di Capanne
di Michele Milletti
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Venerdì 19 Aprile 2024, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 07:00

PERUGIA – Un altro corriere. Anche in questo caso partito dall’Italia, arrivato in Olanda e da lì ripartito con dieci chili di eroina nascosti nella ruota dell’auto. Destinazione Perugia, non solo ma in maniera importante.

Almeno 160 chili di droga trasportati in due anni, buona parte dei quali finita in quello che nelle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura è sembrato essere a tutti gli effetti un “hub” dello smistamento di eroina e cocaina: l’appartamento di via San Giuseppe, a metà strada tra Monteluce e corso Bersaglieri, in cui una banda di nigeriani e altri africani in contatto con personaggi legati a Nicola Pezzella (considerato figura apicale nel clan dei casalesi) riceveva e smistava quintali di droga.

Questo secondo quanto raccontato dall’indagine condotta attraverso intercettazioni ambientali e corrieri bloccati all’esterno dell’appartamento con eroina e cocaina in mano. Con gli indagati che avranno ovviamente modo di raccontare la propria versione dei fatti e dare una spiegazione a quanto viene loro contestato.

Un altro corriere, si diceva. Scoperto e catturato nei giorni scorsi dopo che sono scattati gli arresti che hanno stroncato la super banda di via San Giuseppe, secondo le indagini sviluppata intorno alla figura del capo, da tutti conosciuto come “Frank”, composta appunto dai capi che ricevevano la droga e da una serie di corrieri che andavano a prenderla in Olanda. Qualcuno partendo addirittura da Casal di Principe con la “benedizione” del capo dei Casalesi alla fermata a Perugia prima di rientrare in Campania.

L’uomo, 37enne di origini calabresi, è attualmente rinchiuso nel carcere di Capanne.

Ieri , assistito dall’avvocato Giuseppe De Lio, l’uomo è stato interrogato ma su quanto emerso vige il più stretto riserbo.

Le accuse nei suoi confronti sono comunque pesanti, dal momento che gli vengono imputati parecchi viaggi per il trasporto di importanti quantità di eroina, come detto almeno dieci chili per ogni viaggio, che avrebbe effettuato tra il 2021 e la scorsa primavera.

In alcuni casi l’uomo avrebbe agito da solo, in altri invece sarebbe stato accompagnato da altre persone. Come detto, una stima indica in almeno 160 chili di droga il computo complessivo dello stupefacente che avrebbe fatto entrare a Perugia e in altre città del centro Italia (arrivando almeno in un caso fino a Casal di Principe) nascosto dall’Olanda all’interno della gomma di un’auto.

Elementi che combaciano, tanto nella qualità quanto nella modalità di trasporto e quanto infine alle destinazioni finali, con quanto reso noto un paio di settimane fa da Procura e carabinieri nello spiegare i dettagli di un’indagine che indicava in quell’appartamento di via San Giuseppe una centrale di arrivo e smistamento di eroina e cocaina (altro “hub” è stato individuato in un appartamento in via del Lavoro) non solo per il mercato perugino ma di tutta Italia.

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