Spasticità motoria, paziente racconta:
"Sono rinata con le pompe al Baclofen"

Spasticità motoria, paziente racconta: "Sono rinata con le pompe al Baclofen"
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Mercoledì 4 Agosto 2010, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 21:48
NUORO (4 agosto) - Primo importante successo delle pompe al Baclofen introdotte lo scorso maggio al servizio di Terapia antalgica e cure palliative dell'Hospice dell'ospedale Zonchello della Asl di Nuoro, guidato da Salvatore Salis. Allo stesso tempo un esempio di collaborazione fattiva tra l'azienda sanitaria del capoluogo barbaricino e il Centro sclerosi multipla di Cagliari diretto da Maria Giovanna Marrosu. Sono passati tre mesi dal primo impianto nuorese di un dispositivo di ultima generazione che, collocato in una sacca naturale ricavata sull'addome del paziente, consente l'iniezione diretta e costante del principio attivo
di un farmaco che lenisce e in alcuni casi azzera la spasticità motoria di persone affette da sclerosi multipla o altre patologie che attaccano i muscoli.



A certificarne la buona riuscita
è proprio chi nel capoluogo barbaricino ne ha beneficiato per prima, la paziente M.F., 48 anni, colpita da sclerosi multipla. Grazie alla nuova procedura ora può piegare di nuovo le gambe, non ha più i dolori lancinanti che non le consentivano di stare supina e che la costringevano 24 al giorno sulla sedia a rotelle. Un ritorno alla vita che la paziente ha voluto rendere pubblico, affidando a una lettera tutta la propria gratitudine.



Si definisce una concorrente staffetta che vuole consegnare un messaggio positivo: «Vorrei dare la mia testimonianza con la speranza di poter dare ad altri ammalati un'opportunità di fiducia». Poi ripercorre la sua odissea fatta di attacchi frequenti, ricoveri continui e cocktail di medicinali. Tutte cure che però non riuscivano a bloccare la spasticità, il problema più grande, che peggiorava giorno dopo giorno.



Poi una nuova luce all'orizzonte: «I miei medici del Centro sclerosi multipla, che poi mi hanno seguito in tutto il percorso, mi riproposero l'impianto di una pompa intratecale che mi avrebbe somministrato il farmaco miorilassante, il Baclofen, direttamente nel midollo spinale», ricorda la donna. Poi l'incontro con il primario Salvatore Salis e la sua equipe: «Mi sentii incoraggiata fin dalla prima visita». Dopo attenta valutazione e un test specifico in regime di day hospital nel reparto di Neurologia guidato da Anna Ticca, i medici stabilirono l'idoneità al trattamento: «Dopo alcune settimane, arrivò il giorno dell'intervento. Mi ricoverarono di nuovo nel reparto di Neurologia del San Francesco. Anche qui mi resi conto immediatamente della grande competenza di tutto il personale medico e infermieristico - si legge - La mattina successiva al ricovero, ho fatto l'operazione».



Dopo alcuni giorni di degenza in ospedale,
scrive la paziente, «ebbi la bella sorpresa: scomparsa della spasticità. Non avvertivo alcuna tensione dolorosa. Riuscivo a stare distesa sul letto con tutta la schiena appoggiata, non era più 'inarcatà e avevo di nuovo una buona sensibilità. Tutti i muscoli delle gambe, ma anche del tronco erano rilassati, caviglie e piedi liberi. La pompa non mi dava alcun dolore o fastidio. Finalmente potevo riposare bene tutta la notte, il sonno non era più disturbato dai dolori degli spasmi».


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