Blue economy, il primo corso per diventare Tecnico superiore

Blue economy, il primo corso per diventare Tecnico superiore
di Nicola SAMMALI
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Sabato 11 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:23
Il mare, il turismo, la formazione, il lavoro. Partirà a breve a Taranto il corso biennale di “Tecnico Superiore specializzato nel management della filiera dell’economia del mare con particolare riferimento a quella turistico-nautica”, presentato ieri mattina a Palazzo Galeota in città vecchia. 
Per i venti studenti che hanno superato la prova di ammissione e sono risultati idonei comincerà un percorso formativo che punta a integrare le competenze specialistiche dell’Hospitality Management con quelle delle nuove tecnologie, come strumenti innovativi e di forte impatto comunicativo. Si tratta quindi di alta specializzazione sulla gestione di strutture turistico-ricettive di eccellenza, sulle conoscenze e le tecniche relative alla costruzione di un’offerta turistica e culturale che si contraddistingua per qualità e valore competitivo. 
È questo l’obiettivo che si pone la “Fondazione Istituto Tecnico Superiore Regionale per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato”, istituita il primo settembre 2015 a Lecce sulla base della Programmazione della Regione Puglia. Il corso inoltre è totalmente finanziato dal Miur, che rilascia il diploma, e dalla Regione Puglia. È organizzato in due annualità (2017-2019) della durata di 2 mila ore complessive, di cui: 1.100 ore dedicate alla didattica laboratoriale d’aula, a case studies in laboratorio e/o in contesti lavorativi, attività seminariali, visite didattiche e project work; 900 ore di attività di stage nelle importanti aziende partner del progetto formativo. Le lezioni si terranno nella sede di Taranto della Fondazione, proprio a Palazzo Galeota in via Duomo e si articoleranno in unità formative (Uf). 
 
L’orario giornaliero per le attività in aula, per quelle di laboratorio e per quelle in azienda può variare dalle 5 alle 8 ore ed è necessaria per il conseguimento del titolo una frequenza pari all’80% della durata complessiva.
Tra i docenti coinvolti ci sono professionisti ed esperti con esperienza pluriennale alle spalle. Lo stage invece si realizzerà secondo la logica del one to one. Per accedere al corso, che prevede un numero massimo di 25 allievi, gli studenti hanno affrontato a ottobre una prova scritta multidisciplinare, e poi anche un colloquio, per accertare i requisiti culturali minimi per l’accesso ad un canale formativo di livello post secondario. 
Un aspetto importante del corso è quello legato alla «blue economy, al rapporto di integrazione porto-territorio». La strutturazione dei servizi è uno dei temi vivi, perché «il turismo è fatto di servizi: tutto ciò che non esiste attualmente è uno spazio occupazionale per i nostri ragazzi». Lo spiega il presidente della Fondazione Its Iota Sviluppo Puglia, la professoressa Giuseppina Antonaci. La fase propedeutica dell’inizio delle lezioni, «che avverrà ufficialmente a brevissimo», prevede «moduli di omogeneizzazione sulle competenze». 
La mission è molto precisa, spiega la Antonaci. «Creare il ponte tra la formazione e il lavoro». E lavoro in questo caso può significare, per esempio, operare in strutture ricettive, strutture pubbliche e private aeroportuali, strutture di servizi per la nautica da diporto, centri di prenotazione turistica. L’ospitalità su strutture di eccellenza, come le navi da crociera, costituisce il focus del profilo per individuare strumenti, competenze e conoscenze specialistiche relative al cruise management. Per le ragazze e i ragazzi che si apprestano a sfruttare questa opportunità sarà possibile costruirsi un bagaglio culturale e pratico da poter impiegare su tutto il territorio regionale, nazionale ed europeo.
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