Iacovone off limits, spuntano due alternative

Iacovone off limits, spuntano due alternative
di Domenico PALMIOTTI
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Martedì 6 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:27

Riesplode il caso Iacovone. Il fatto che lo stadio dovrà essere chiuso per i lavori di ristrutturazione in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026, pone da ora la necessità di trovare una location alternativa per le gare del Taranto in casa e di individuarla peraltro a stretto giro, in quanto - una volta terminato il campionato - allo Iacovone, presumibilmente da giugno, comincerà già la demolizione dell’anello inferiore, non agibile da tempo. Già nei mesi scorsi c’era stata una polemica a distanza tra il sindaco Melucci e il presidente Giove sulla questione (ne riferiamo a parte). 

Lo scenario

Dalla struttura del commissario dei Giochi, Massimo Ferrarese, confermano quanto comunicato tempo addietro, e cioè che, in attesa che il progetto di ristrutturazione dello stadio compia i vari passaggi e sia lanciata la gara d’appalto per i lavori, si comincerà col demolire quanto non serve più per recuperare tempo. Allora se lo Iacovone chiude per lavori, dove si trasferirà il Taranto? Da una prima analisi fatta, le opzioni possibili (e vicine) sarebbero Martina, Massafra, Grottaglie e Francavilla Fontana. 
Perché questi Comuni? Perché più o meno tutti hanno cercato di inserire i propri stadi nel piano opere dei Giochi, solo che essendo stata per molti mesi di 150 milioni la disponibilità finanziaria, questo ha fatto sì che fossero scartate molte richieste. È infatti accaduto che i Comuni si siano sì visti attribuire fondi dagli iniziali 150 milioni dei Giochi - gli ulteriori 125 della legge di Bilancio 2024 sarebbero arrivati dopo -, ma solo per alcuni interventi proposti e, in principal modo per la ristrutturazione dei palazzetti dello sport. 
Entrando però nel merito, dai quattro Comuni prima indicati si scenderebbe sostanzialmente a due, Martina Franca e Massafra, se si vuole fare in fretta e venire incontro al Taranto. Grottaglie no, poiché ha lavori, che nel frattempo ha finanziato diversamente, che richiedono tempo prima di essere completati, mentre Francavilla Fontana, che pure stava in una primissima programmazione dei Giochi, va anzitutto recuperata come location, cosa che il commissario intende comunque fare.
Il sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano, interpellato sulla possibilità che la sua città ospiti nel prossimo campionato le partite del Taranto, dichiara a Quotidiano: «Io, sinora, non ho ricevuto alcuna telefonata e alcuna richiesta. Noi per i Giochi avevamo candidato a finanziamento lo stadio nuovo del Pergolo dove i lavori sono cominciati da un po’ di mesi e dovrebbero finire, credo, a fine anno. Primo e secondo lotto, il Comune li ha finanziati col bilancio e nel primo c’è il campo, il sintetico, la pista di atletica omologata per le gare internazionali. Ai Giochi abbiamo proposto il terzo con le due curve. È un lotto che chiude le due curve. Ma una eventuale soluzione per il Taranto non verrebbe dal Pergolo, semmai dall’adattamento dell’attuale stadio Tursi. Noi stiamo già ragionando sul suo adattamento se il Martina dovesse salire di categoria. E quindi stiamo verificando a prescindere. Se poi ci fosse una richiesta per il Taranto, dovremmo parlare con la società e capire con la Questura se magari ci sono problemi di ordine pubblico, però si potrebbe approfondire. Siamo a disposizione».
«Stiamo già facendo le previsioni di miglioramento per il Tursi - aggiunge il sindaco di Martina Franca - in quanto per lo stadio del Pergolo probabilmente ci vorranno ancora almeno un paio d’anni. E speriamo che dal plafond dei Giochi ci finanzino il terzo lotto. Servono tre milioni e mezzo. Se otteniamo questi fondi, noi, parallelamente all’avanzamento dei primi due lotti, facciamo partire anche le due curve del Pergolo. Per il Tursi, invece, stiamo già facendo le verifiche con la società e il nostro ufficio tecnico su cosa serve. Andrebbe, per esempio, ripristinata la videosorveglianza, che c’è ma disattivata da anni. Poi sicuramente bisognerà vedere i tornelli. Il finanziamento necessario? Non ce l’abbiamo, dobbiamo prima quantificare il fabbisogno. Ma non penso che sia una grossa somma. E quindi dal nostro bilancio o dai Giochi potrebbe venir fuori».
Quanto allo stadio di Massafra, il sindaco Fabrizio Quarto ha riportato agli uffici del commissario che sono stati rifatti il manto erboso, una nuova tribunetta e gli spogliatoi. Inoltre si sta intervenendo - i lavori sono in corso - per sistemare la tribuna centrale con 900 seggiolini nuovi e la copertura. Lavoro che dovrebbe finire tra giugno e luglio. Ma se si deve avere lo standard chiesto per la serie C, lo stadio di Massafra deve aumentare i posti a sedere. Il Comune avrebbe già pronto un preliminare. Si tratterebbe di fare una curva sul lato dell’ospedale Pagliari. Si avrebbero in quel modo tribuna centrale, tribunette per gli ospiti e curva. A proposito poi del manto erboso, è di ultima generazione, omologato al momento per l’Eccellenza, ma sarebbe omologabile anche per quelle superiori. Mentre per gli ulteriori posti a sedere, si potrebbe anche optare per strutture prefabbricate. E comunque dal Comune di Massafra - avrebbe assicurato il sindaco - ci sarebbe disponibilità a dare lo stadio al Taranto per le partite.
Nelle prossime settimane, dunque, si dovrà correre ai ripari per trovare “casa” al Taranto, ma, si osserva, se il problema fosse stato gestito nei mesi scorsi, ben sapendo che lo Iacovone sarebbe stato off per i lavori per i Giochi, sarebbe già stato individuato un impianto con funzione di “satellite” dello stesso Iacovone. 
Intanto la Lega, con Luigi Laterza e Francesco Battista, chiede “alternative più prossime geograficamente”, non Teramo, ipotesi pure prospettata insieme a Vibo Valentia, e ritiene che «altre sedi nelle vicinanze di Taranto, debbano essere considerate attentamente, preservando l’importanza del legame tra la squadra e la comunità locale». Secondo la Lega, «è fondamentale che il sindaco, almeno questa volta, sia al fianco della società supportando e facendosi carico di interloquire con altre amministrazioni comunali per evitare lo svolgimento delle partite casalinghe a distanze siderali dalla nostra città». Questo «al fine di garantire la presenza dei tifosi allo stadio e la continuità del calcio professionistico a Taranto».
Infine il Partito Liberale, con Giovanni Agnusdei, chiede a Ferrarese che si consideri la possibilità di omologare il campo di Faggiano (altra ipotesi in campo, ma che richiederebbe interventi ben più costosi di quelli necessari per Martina Franca e Massafra) e valuta «l’esodo della squadra in campi di fatto irraggiungibili dalla maggior parte dei tarantini, una soluzione irricevibile».

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