Ex Ilva, via la Morselli? Ipotesi Longobardo

Pichetto Fratin conferma: "C'è la proposta di postare un miliardo al Fondo di coesione per la decarbonizzazione"

Ex Ilva, via la Morselli? Ipotesi Longobardo
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 19 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:15

«Scelta tecnica che si sta valutando per salvare i finanziamenti e consentire l’esecuzione delle opere». A proposito dell’impianto di preridotto che dovrà essere costruito a Taranto per i futuri forni elettrici dell’ex Ilva, anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, conferma quanto emerso in questi giorni da ambienti vicini al dossier e che Quotidiano ha scritto nelle edizioni del 16, 17 e 18 giugno. 

La proposta

Nessuna scelta definitiva sul trasferimento del miliardo assegnato all’impianto dal Pnrr al Fondo di sviluppo e coesione. Peraltro, come riportato, nulla di ufficiale circa lo spostamento è stato comunicato sia a Invitalia, che a Dri d’Italia, la società di Invitalia delegata all’investimento. Si tratta, invece, di una carta di riserva. Che il Governo vorrebbe tenere se per un qualsiasi motivo - progettuale, tecnico, di rapporti con Acciaierie d’Italia che dovrà ospitare l’impianto del preridotto - risultasse problematico rispettare la scadenza di giugno 2026. Che è la data ultima in cui, al momento, tutti gli interventi del Pnrr vanno conclusi. E quindi anche il preridotto. 
Pichetto Fratin è intervenuto nella serata di sabato, dopo che il sindaco Rinaldo Melucci aveva dichiarato che «la voglia di cassare il Pnrr sulla decarbonizzazione ci desta grande preoccupazione». Melucci aveva quindi rilanciato: «Desideriamo semplicemente ribadire al Governo e a tutti gli interlocutori istituzionali che o si decarbonizza sul serio o noi non consentiremo mai alcun altro futuro per l’ex Ilva e faremo ricorso ad ogni strumento per impedire altri danni ai cittadini e all’ambiente». 
«Speculare su una scelta tecnica è fuorviante e soprattutto dannoso: per l’Ilva e per la stessa comunitá di Taranto» è la replica del ministro. Per il quale «garantendo l’intervento sul preridotto dell’ex Ilva di Taranto, il Governo tutela i tarantini, l’ambiente e la produzione di acciaio nazionale. «La proposta di spostare un miliardo di euro dal Pnrr al Fondo di coesione è dettata infatti dalla volontà di utilizzare concretamente queste risorse di cui abbiamo enormemente bisogno per il rilancio dell’Ilva», sottolinea Pichetto Fratin. 
Il tema è importante.

Lo prova che ancora ieri ci sono state reazioni. Massimiliano Stellato, consigliere comunale e regionale di Italia Viva, ha sostenuto che «l’eventualità che il Governo debba reperire fonti di finanziamento diverse, da quelle rese disponibili per il Pnrr, per la costruzione dell’impianto di preridotto nell’ex Ilva di Taranto, è una prospettiva che va assolutamente scongiurata». Per Stellato, «il Dri è lo snodo centrale attraverso cui passa la trasformazione, da noi auspicata, dei processi produttivi del polo siderurgico. E quest’ultima è la chiave di volta per ottenere una produzione di acciaio più sostenibile, più rispettosa dell’ambiente, in grado di tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare lavoratori ed imprese». 

L'incontro

Va detto che la precisazione del ministro dell’Ambiente è importante sia perché circoscrive, chiarendola, una questione che può alimentare nuove polemiche in un contesto già molto problematico, sia perché arriva nell’immediatezza dell’incontro che oggi il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, avrà con i sindacati. 
Non sarà un incontro monotematico perché, oltreché di Ilva, si parlerà anche di automotive e filiera del bianco, insomma focus su tre grandi questioni industriali aperte. Tuttavia è un incontro dal quale i sindacati attendono di sapere cosa nel Governo ha fatto nel frattempo nel rapporto con ArcelorMittal, socio di maggioranza di AdI. Gli ultimi giorni hanno registrato quattro elementi: l’intervento in extremis del Governo, attraverso il decreto sulla Pubblica amministrazione approvato giovedì, che ha prorogato la cassa integrazione sino a fine anno per 2.500 dipendenti di Taranto, che altrimenti sarebbe finita da oggi lasciando i lavoratori senza copertura alcuna; un nuovo vertice a Palazzo Chigi sul dossier AdI; il rafforzamento del pressing sindacale sull’Esecutivo perché si volti pagina sull’ex Ilva, cambiando governance e gestione; infine le voci, divenute insistenti, di Lucia Morselli in uscita, sostituita da un manager italiano che, per ArcelorMittal, lavora all’estero (Ucraina). 

Morselli-Longobardo

Si tratta di Mauro Longobardo, 44 anni, di Gallarate, laureato al Politecnico di Milano, già in Dalmine, con esperienze di lavoro tra Argentina e vari Paesi arabi. Longobardo è dal 2018 con Mittal, prima come ceo di ArcelorMittal Tubular Products Jubail, joint venture tra ArcelorMittal e Saudi Public Investment Fund (PIF), e poi, dal 2020, come ceo di ArcelorMittal Kryvyi Rih, in Ucraina, parte della multinazionale. Dal 2021, Longobardo è anche vicepresidente della European Business Association in Ucraina
Al momento, però, l’arrivo di Longobardo è solo un’ipotesi. Che indubbiamente suscita molta attenzione, perché un cambio al vertice di AdI sarebbe un segnale forte, ma l’attenzione maggiore è rivolta a capire se il Governo ha finalmente deciso cosa fare sull’ex Ilva e se il passaggio in maggioranza, 60 per cento, avverrà un quest’anno o rimarrà entro maggio 2024. Domenica scorsa, a margine di Forum in masseria, da Bruno Vespa a Manduria, il ministro Urso ha dichiarato: «Stiamo aspettando dall’amministratore delegato quel piano industriale che abbiamo chiesto dopo aver messo le risorse nel decreto ex Ilva all’inizio di questa legislatura (i 680 milioni erogati da Invitalia - ndc). Dopo un confronto con gli azionisti e ovviamente con l’azienda, con una decisione collegiale del Governo che spetta anzitutto a Palazzo Chigi, assumeremo le nostre decisioni per recuperare anzitutto i gravissimi errori che hanno compromesso il più grande stabilimento siderurgico d’Europa, un orgoglio industriale del nostro Paese». Ci siamo, allora?

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