Ex Ilva, l'indotto sciopera e manifesta davanti all'ingresso della fabbrica: confermata la protesta di domani

Ex Ilva, l'indotto sciopera e manifesta davanti all'ingresso della fabbrica: confermata la protesta di domani
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Domenica 8 Ottobre 2023, 17:43

Aigi, l'associazione indotto Acciaierie d'Italia e General Industries, nata da una scissione in Confindustria Taranto, conferma la manifestazione preannunciata dalle imprese dell'indotto in programma domani nei pressi di Acciaierie d'Italia. Il raduno è previsto alle 7 alla portineria C dello stabilimento siderurgico ex Ilva dove è annunciata la presenza di circa 800 tra imprenditori e loro collaboratori. Prevista anche una massiccia presenza di mezzi: 50 tra tir e autogru e 60 camion. Alle 8.30 dinanzi la portineria C è stata indetta una conferenza stampa. Subito dopo un corteo si muoverà verso la città diretto in Prefettura dove alle 13 è previsto l'incontro con il nuovo prefetto Paola Dessì. I mezzi si fermeranno, invece, al Ponte di Pietra.

Le ragioni dello sciopero

La manifestazione è stata indetta da Aigi alla luce delle voci su un possibile ricorso all'amministrazione straordinaria e conseguente Newco. «Un secondo bidone di Stato - commenta l'associazione - che replicherebbe quanto già accaduto nel 2015 che è costato all'indotto di Taranto ben 150 milioni di euro.

Riproporre lo schema di 8 anni fa decreterebbe la fine dell'intera economia di Taranto perché l'ennesima amministrazione straordinaria non consentirebbe i tempi tecnici per la ripresa e metterebbe in ginocchio tutte le imprese». L'iniziativa «in programma domani - conclude Aigi - non sarà un blocco dello stabilimento di cui le imprese dell'indotto, alcune già alla terza generazione, sono parte integrante. Al contrario, intende mandare un messaggio chiaro al Governo: la fabbrica che è stata dichiarata di rilevanza strategica nazionale va salvaguardata e rilanciata. Così come va rilanciata la produzione ecocompatibile autorizzata a sei milioni di tonnellate l'anno e vanno garantiti i crediti maturati dalle imprese e dai fornitori».

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