Davidde, terminato l'incarico alla guida della Soprintendenza nazionale di Taranto

La Soprintendente Barbara Davidde
La Soprintendente Barbara Davidde
di Francesca RANA
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 13:15

Discreta, senza annunci su canali ufficiali, Barbara Davidde ha terminato il suo incarico. È stata la prima soprintendente nazionale al Patrimonio Culturale Subacqueo, con competenze di archeologia, belle arti e paesaggio nella provincia di Taranto, ed è tornata a dirigere il Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea, all'Istituto Centrale per il Restauro/Scuola di alta formazione per il restauro.

Gli ultimi impegni

In questi giorni, ad Algeri ha presentato la carta del rischio/schedatura ed i progetti “Restaurare sott'acqua” e Musas, Museo virtuale dell'Archeologia subacquea. L'ultimo incontro pubblico di rilievo a Taranto è stata la presentazione di “Amphitrite”, il catamarano di 1 milione di euro, barca appoggio nelle indagini di censimento e studi. Il mandato era scaduto il 14 dicembre 2023 ed era stato prorogato fino al 31 gennaio scorso, poi è formalmente terminato ed evidentemente non è stato possibile prorogarlo di altri 3 anni.

Il messaggio

Nei primi di febbraio, in un post sul suo profilo Facebook, comparve un suo messaggio: «Questi tre anni sono stati intensi, stimolanti e ricchi di soddisfazioni. Molti e importanti gli obiettivi raggiunti. Un sentito ringraziamento al personale tecnico e amministrativo della Soprintendenza nazionale, ai collaboratori esterni che hanno sempre lavorato con impegno e dedizione per la tutela, protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della provincia di Taranto e del patrimonio culturale subacqueo nazionale. Vorrei, poi ringraziare tutte le Istituzioni militari e civili che in ambito regionale, nazionale e internazionale hanno collaborato proficuamente con la Soprintendenza nazionale per lo svolgimento dei compiti istituzionali». 

Il successore


In questi casi, il Mic, Ministero della Cultura, tende a fare nomine temporanee, in attesa di indire selezione pubblica o interpello tra interni e funzionari.

Pertanto, l'attuale direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca - l'ultimo soprintendente archeologico di Puglia, nella vecchia organizzazione ministeriale precedente alla riforma Franceschini - ha avocato a se la soprintendenza ed ha delegato il funzionario archeologo Angelo Michele Raguso, nei fatti il delegato alla Soprintendenza al Patrimonio Culturale Subacqueo o delegato soprintendente. 

La soprintendenza


Questa soprintendenza era nata nel 2019 e venne subito accolta con entusiasmo, perché era ritenuta un risarcimento (in seguito alla riforma di riorganizzazione in cui si cancellavano le soprintendenze settoriali e si attivavano soprintendenze uniche e multidisciplinari), dopo la soppressione della Soprintendenza archeologica della Puglia, con sede storica a Taranto. La regionale archeologica era stata soppressa, si attivava la Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, inizialmente di Lecce, Brindisi e Taranto e la sede principale fu Lecce (oggi, la Sabap è solo di Lecce e Brindisi). La sofferenza fu tanta, il territorio esternò istanze e richieste e fu istituita la Soprintendenza Nazionale al Patrimonio Culturale Subacqueo, con competenze di archeologia, belle arti e paesaggio nel tarantino. Sede centrale e ufficio operativo sono a Taranto, in via Duomo 33, al Convento di San Domenico, e in via Luigi Viola 12, al Convento di Sant'Antonio, altri uffici operativi sono stati previsti a Venezia, Olbia e presto a Napoli.  

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