Il Lecce secondo Baroni: fatica e spirito competitivo
Alle 18.30 test in Olanda con l'Heerenveen

Il Lecce secondo Baroni: fatica e spirito competitivo Alle 18.30 test in Olanda con l'Heerenveen
di Tonio DE GIORGI
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Sabato 7 Agosto 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:45

!Quasi due mesi dopo dalla sua presentazione, Marco Baroni si è rituffato in fretta nel mondo giallorosso che visse qui da calciatore, quando si respirava un calcio più genuino. “Ho trovato persone che lavorano sulle idee – spiega – mosse da una componete, che è la passione per questa maglia. Se trasferita al gruppo può essere un valore aggiunto. Però non dobbiamo mai dare nulla per scontato e in un ambiente dove non ci fanno mancare nulla, non dobbiamo adagiarci”. Intanto il conto alla rovescia è già iniziato per i primi impegni ufficiali. Domenica 15 agosto sfida al Parma, al Tardini, contro quella che è considerata la squadra favorita per la promozione diretta in Serie A. La settimana successiva si alzerà il sipario sul campionato. E la squadra continua a lavorare in attesa che l’organico sia completato. “Avevo già fatto un bilancio dopo la chiusura del ritiro ringraziando la squadra per l’impegno, la voglia – afferma il tecnico giallorosso Baroni al termine dell’allenamento di rifinitura -, ho notato molta applicazione e ciò facilita il nostro lavoro, ma ci sono ancora tanti aspetti su cui lavorare e tante cose ancora da inglobare. Ci sono tanti giovani, ma anche un organico con un tasso tecnico importante. Queste due settimane, anche se sembrano poche, saranno utili per implementare il lavoro programmato”.

L'amichevole internazionale in Olanda

Già questa sera la squadra giallorossa si misurerà con un’avversaria, l’Heerenveen, che parteciperà pure alla prossima Europa League e sarà l’occasione per vedere quali aspetti vanno approfonditi maggiormente. “Sarà un bel test, sono contento che c’è questa gara perché giochiamo contro una squadra importante, fisica, dinamica - spiega -, sono molto curioso di vedere in che modo si misurerà la mia squadra. Per me, anche in amichevole o in allenamento, dobbiamo dimostrare uno spirito competitivo che devono avere tutti, non solo i titolari”. Nei giorni scorsi il direttore generale dell’area tecnica Corvino ha parlato di mercato, delle pedine mancanti, di coloro che sono in partenza e di chi è in stand by, come Vera, per il quale si esprimerà Baroni. “Questo ragazzo deve stare molto sereno, sta lavorando molto bene – sostiene -, sono attento a cogliere tutti i particolari, mi ha dato grande disponibilità in un ruolo che forse interpretava prima, quando era nella sua nazione, poi magari ha un pochino perso quelle attitudini.

Però ci sono gli ingredienti, lo sto facendo giocare, ma senza mettergli pressione addosso come se dovesse dimostrare chissà cosa. Mi sta dando dei segnali e vediamo se magari possiamo fare delle riflessioni positive su di lui, io penso di sì”.

Mercato, la coperta è corta per gli esterni offensivi

Baroni attende l’arrivo di altri due interpreti. “Sono giocatori determinanti – ammette -, quando crei un modello di gioco dove richiedi l’ampiezza, sono importanti. Vediamo quello che può venire dal mercato, non è un momento semplice”. Una piacevole sorpresa è rappresentata da Blin, il quale pare abbia assimilato in fretta le idee di Baroni. Il francese ha costretto Baroni a dirottare Hjulmand nel ruolo di interno. “Hjulmand è giovane, ha talento, lo ha dimostrato nel passato campionato – aggiunge -, vorrei che tutti andassero oltre le proprie attitudini anche se non schiererò mai un giocatore in un ruolo che non può fare. Blin, rispetto a Hjulmand, lo vedo più mediano, più play. Però indirizzare Hjulmand in quel ruolo può diventare importante per la squadra, ma pure per la crescita del giocatore. Per quanto riguarda Helgason, invece, ha una gamba importante, è giovanissimo, ha un destro potente. Però dobbiamo dargli tempo, sta inglobando tante informazioni per un calcio diverso da quello di provenienza. Posso affermare ciò perché ho esperienza nel settore giovanile – conclude -. L’ho utilizzato da esterno perché ha pure una corsa importante nei primi venti metri”.

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