Nuove accuse di falso in bilancio e relative perquisizioni della Guardia di Finanza in tutta Italia, nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” avviata nello scorso dicembre dai magistrati Gianoglio, Santoriello e Bendoni. I sopralluoghi della GdF di Torino sono stati eseguiti ieri presso alcuni studi legali a cui si è appoggiata la Juventus a Torino, Milano, e Roma, e il materiale (anche informatico) servirà a chiarire le scritture private tra società e calciatori che riguardano le retribuzioni dei giocatori e parte dello staff nei quattro mesi durante il periodo Covid. Mensilità non corrisposte che hanno permesso alla Juventus di ridurre i costi alla voce stipendi nel bilancio 20/21, mentre secondo l’accusa tre di queste quattro mensilità sono state solo differite.