Vasco Rossi, stasera il concerto dei record: 220 mila spettatori e super controlli

Vasco Rossi, stasera il concerto dei record: 220 mila spettatori e super controlli
di Marco Molendini
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Sabato 1 Luglio 2017, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 18:28

Sarà un concerto esagerato, chissà se sarà alla Steve McQueen, certo è che una serata così non c'è mai stata prima. Almeno in Italia. E il destino vuole che accada proprio nel momento in cui massima è l'allerta su concerti e raduni. Quasi una sfida. Per questo Modena è blindata, per questo il parco Ferrari, dove domani sera Vasco salirà sul palco per la più eroica delle sue nottate canore (è il concerto con più biglietti venduti, 220 mila, e con il maggiore incasso: 13 milioni), è una fortezza che dovrà essere praticamente espugnata da chi vuole esserci. L'assalto, però, è già cominciato.

CANCELLI APERTI ALL'ALBA
Ieri sera i cancelli, la cui apertura era prevista ufficialmente per le 9 di mattina, erano stati già aperti alle 21, perché la folla aveva cominciato a premere agli ingressi. Nonostante Rai 1 che riprenderà il concerto in diretta, nonostante i 150 cinema che lo trasmetteranno la febbre è a livelli di guardia. Ieri Trenitalia, sulla sua homepage, ha dovuto mettere in bella evidenza un banner che spiega la situazione in modo eloquente: i treni sono tutti esauriti, anche le corse speciali e ha messo le mani avanti per il dopo, avvertendo che sono prevedibili rallentamenti ed attese anche lunghe non quantificabili. Già il deflusso, sarà da girone infernale. Ma prima del deflusso c'è l'afflusso e le misure prese sono senza precedenti.



L'altro ieri, di corsa, gli organizzatori hanno dovuto far arrivare 400 metri di ulteriori frangifolla dalla Germania, perché in Italia non ce ne sono più disponibili, e il capo della polizia Gabrielli ha voluto che al centro del parco, a spezzare longitudinalmente il pubblico, ci fosse una via di fuga blindata percorribile dalle auto della polizia. Su tutto il parco sono state disposte transenne per un numero pari a 20 volte quelle usate per proteggere il concerto dei Depeche mode, l'altra settimana allo stadio Olimpico, a Roma, questo assieme a 4 chilometri di orsogril (sono reti elettrosaldate), a grizzly barriers (sono recinzioni altre più di due metri usate per le recinzioni degli orsi), frangifolla orizzontali per impedire calche da panico (il timore maggiore dopo la terribile nottata di piazza San Carlo a Torino). Anche sul piano dell'illuminazione, per evitare le conseguenze di eventuali blackout, è stato predisposto un ampio numero di cellule fotoelettriche autonome. Questo per quanto riguarda l'interno del Parco Ferrari: all'esterno tutte le strade di accesso sono state chiuse da due giorni (e oggi sarà possibile spostarsi solo a piedi) con l'uso di barriere newjersey (i piloncini bloccauto di calcestruzzo) e blocchi stradali.

TELECAMERE
Gli ingressi al concerto sono sorvegliati da telecamere a riconoscimento facciale: sono 55, collegate alla questura, e capaci di individuare e riconoscere in tempo reale i volti di eventuali sospetti alla distanza di un chilometro: saranno in funzione 24 ore su 24 e hanno una capacità di ripresa a 360 gradi. Le entrate sono presidiate con i metal detector manuali e il decalogo delle proibizioni che è stato stilato è lunghissimo. Va dal divieto di bastoni per selfie e ombrelli (ma sembra che non pioverà), ai caschi, ai passeggini, alle penne laser, alle macchine fotografiche, all'ipad, alle videocamere, a zaini (oltre dieci litri di capacità) e trolley, agli spray antizanzare, alle stampelle e ai tutori, alle sigarette elettroniche, agli accendini, ai medicinali senza prescrizione medica e alle bevande.

GETTONI PER LE BIRRE
Naturalmente all'interno delle varie aree del parco (diviso in quattro zone separate da barriere orizzontali) ci sono punti di ristoro, ma per comprare bibite o birra bisognerà munirsi di appositi gettoni (per evitare rallentamenti con operazioni di pagamento e ricerca del resto). Per tutte le operazioni sono impiegati 5500 addetti a loro si aggiunge la forte presenza di un vasto dispiegamento di forze dell'ordine: per l'operazione Vasco in totale sono stati chiamati in servizio, prendendoli in prestito da altre questure d'Italia, mille e cinquecento uomini che saranno impegnati fino a domani. A loro c'è da aggiungere l'impiego di un certo numero di agenti in borghese, oltre agli addetti alla viabilità che, soprattutto domani, avranno il loro bel da fare per smistare il traffico delle oltre 60 mila auto che si riverseranno verso Modena (ma il casello autostradale nord resterà chiuso) e soprattutto il loro deflusso (destinato ad avvenire in simultanea) più quello dei novecento pullman che hanno scaricato una parte del popolo vascorossiano.