Euforia, il film della Golino con Scamarcio e Mastandrea fratelli diversi ma riuniti dalla malattia

Euforia, il film della Golino con Scamarcio e Mastandrea fratelli diversi ma riuniti dalla malattia
di Paolo Travisi
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Martedì 16 Ottobre 2018, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 13:24

Due fratelli distanti. Per modo di vivere, per concezione del mondo, per possibilità economiche. Entrambi guardano la vita da una certa distanza perché si sono persi. Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio sono i protagonisti di Euforia, secondo film da regista di Valeria Golino che racconta la malattia come un’opportunità. Quella di risvegliarsi. Mastandrea è un professore di scuola, distaccato dagli affetti familiari, che vive in provincia, con semplicità ma anche poche emozioni. Scamarcio è l’opposto. Uomo di successo, ricco e spregiudicato, che vive in una centrifuga, tra sesso, droga, lusso ed emozioni artificiali. Crede di poter controllare tutto, anche la malattia incurabile che ha colpito il fratello, a cui nasconde la verità. Il dolore di entrambi, diventa l’occasione per ritrovarsi.

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«Sono storie che ho sentito da tutte le persone che mi circondano, con cui converso, che mi raccontano» considera Valeria Golino, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Euforia (in uscita il 25 ottobre distribuito da 01 Distribution). «Come regista credo sia inevitabile fare autobiografia, anche se in modo indiretto, dove l’aspetto personale non è evidente a prima vista”. In merito alla scelta della tematica del film Golino aggiunge “mi interessano tutti i dubbi etici delle nostre piccole vite, quando leggo un libro, il giornale o vedo un altro film. Se in una storia c’è un dubbio etico, che mi sposta la coscienza, che mi porta a comprendere l’errore dell’altro, tutte queste cose mi interessano nella vita e penso, anche presuntuosamente, che siano importanti gli altri».

Mastandrea, a proposito della sua esperienza diretto da Golino, ha sottolineato che «ero molto curioso di lavorare con lei, da quando lo feci come attore, anni fa. È una regista vera, e la sua curiosità e la capacità di sorprendersi andrebbe insegnata nelle scuole. È portatrice sana di passione in questo lavoro. Mi ha riconciliato con tutto».

Rilancia Scamarcio. «Euforia sfugge a qualsiasi definizione è un film che riesce a trascendere la carne, come se Golino avesse alzato l’asticella e si andasse oltre la recita”. Per Mastandrea “la malattia è una crisi che può offrire delle opportunità. Entrambi i nostri personaggi sono narcisisti. Uno del dolore, l’altro dell’amore, perché tutto il film è un bisogno di amore da parte dei personaggi».

Nel cast anche Isabella Ferrari e Valentina Cervi per la quale «il mio personaggio è tra i più disastrati. Cerca sensazioni da amori sbagliati, da droghe, sono tutti personaggi al limite della vita».

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