Riconversione industriale: tutti i progetti di Taranto per il Just Transition Fund

di Domenico PALMIOTTI
Lunedì 24 Aprile 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 20:37 | 2 Minuti di Lettura

La Green Belt

Il primo, la Green Belt, letteralmente cintura verde, si propone di realizzare un’infrastruttura green configurata come un ininterrotto “polmone verde”. Nelle intenzioni progettuali sarà un anello di parchi urbani e periurbani, aree naturalistiche e rurali che coinvolgerà aree attualmente abbandonate e ambientalmente compromesse per circa 1.200 ettari. Attesa la riduzione di circa 35mila tonnellate di CO2. La cintura verde si comporrà di tre segmenti: la parte nord con Tamburi, Paolo VI e costa nord del Mar Piccolo; la parte est con l’area di costa sud-est del Mar Piccolo e i quartieri Solito e Salinella; infine, la parte sud, tra litorale e asse di collegamento tra i rioni San Vito, Lama e Talsano. La richiesta totale di finanziamento al JFT per la Green Belt è di 81,597 milioni di euro. E riguardano tra gli altri per la parte sud i parchi Mar Grande, litorale di Lama e faro San Vito, per la parte est i parchi di Cimino, delle Mura Greche, di Collepasso, di Taranto 2 e dei Giochi del Mediterraneo e per la parte nord i parchi fluviale Galeso, della Rimembranza, Circummarpiccolo e del Mirto. Le aree nord ed est hanno già altre somme a disposizione, quella sud invece no. I soggetti convolti e quelli che beneficeranno delle ricadute della Green Belt sono Comune e Provincia di Taranto, l’edilizia e le piccole e medie imprese, turismo, commercio e cultura, l’Università e il Cnr, le aziende vivaistiche che si occupano di manutenzione e gestione del verde. La fine degli investimenti è stimata a dicembre 2029 calcolando peró il loro avvio a gennaio scorso. Le progettazioni sono nell’arco temporale gennaio 2023-marzo 2025, l’affidamento lavori luglio 2023-ottobre 2025, la loro realizzazione novembre 2023-marzo 2027. A regime, nel 2029, dall’insieme del progetto si prevedono 4.100 occupati tra diretti e indiretti (nella scala, a salire, vengono calcolati 800 nel 2025, 1.000 nel 2026 e 600 nel 2027) e un range di 58-85 tra nuove imprese e nuove attività economiche.

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