Pensioni, niente tagli per medici e maestri che lasciano a 67 anni: assegni più bassi solo se si anticipa l’uscita

di Andrea Bassi
Sabato 18 Novembre 2023, 07:34 | 1 Minuto di Lettura

L’altro fronte

Sul fronte delle pensioni dei dipendenti pubblici intanto, rischia di aprirsi un altro fronte. Quota 103 rischia di essere di fatto preclusa alle donne che lavorano nel pubblico. Colpa dei requisiti stringenti della norma. Anche questa volta, a rilevare questo aspetto, è stato l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Il ragionamento è semplice. Quota 103 permette di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi e 62 di età e a patto di accettare il ricalcolo contributivo dell’assegno (molto penalizzante). Inoltre, per i soli dipendenti pubblici, la finestra mobile per il pensionamento è stata fatta salire a 9 mesi contro gli attuali 3 mesi. Tuttavia oggi le lavoratrici pubbliche, come del resto tutte le lavoratrici, possono lasciare il lavoro con 41 anni e 10 mesi di contributi. Nei fatti con Quota 103 potrebbero anticipare di soli 4 mesi la pensione. E sempre accettando un assegno più basso. Una scelta che di fatto sarebbe irrazionale.

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