La «morte improvvisa»
«Un omicidio pianificato», altro che «morte improvvisa» come sembra Mosca voglia liquidarla: il team di Alexei Navalny non ha dubbi che l'oppositore sia stato deliberatamente ucciso e accusa le autorità di non volere riconsegnare il corpo alla famiglia per «nascondere le tracce» del delitto. Il lungo viaggio notturno intrapreso dalla madre di Navalny e dal suo avvocato verso il distretto artico di Yamalo-Nenets, dove sorge la colonia penale IK-3 in cui era rinchiuso, non ha fruttato notizie certe, a parte la conferma della morte, comunicata ufficialmente alla donna.