Filippo Turetta, la strategia della difesa per salvarlo dall’ergastolo: «Infermità mentale»

di Valentina Errante
Giovedì 23 Novembre 2023, 14:50 | 1 Minuto di Lettura

La politica

E sulla questione ‘ipotesi di una perizia psichiatrica interviene anche la politica: «Chiedere la perizia psichiatrica per Filippo Turetta, che noi avevamo abbondantemente anticipato, è un pieno diritto della difesa ma è l’ennesimo oltraggio alla memoria di Giulia Cecchettin», commenta Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e primo firmatario della proposta di legge di modifica degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale. «Ho sempre difeso il diritto di difesa - aggiunge - e ho sempre combattuto la suburra della piazza che invoca giacobinismi insopportabili, ma chiedere la perizia psichiatrica significa esattamente fare le stesse cose fatte nel passato. Filippo non è “matto”- ma è un ragazzo che ha compiuto un assassinio feroce. Purtroppo se non si approverà la nostra proposta di legge sulla discriminante psicotica usciranno sempre fantomatici disturbi dì personalità per invocare sconti di pena. Io mi auguro da liberale che un giorno Filippo rinasca a una nuova vita: è successo con tanti terroristi e criminali e il carcere deve servire a questo ma chiedere la perizia è qualcosa di inaccettabile».

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