Filippo Turetta, la strategia della difesa per salvarlo dall’ergastolo: «Infermità mentale»

di Valentina Errante
Giovedì 23 Novembre 2023, 14:50 | 1 Minuto di Lettura

Il padre

E anche il padre di Filippo è sulla stessa linea. L’unica spiegazione che riesce a darsi è che il figlio sia impazzito. «Mi sembra impossibile. Ma poi dicono dello scotch, del coltello, non so cosa pensare...forse voleva sequestrarla per non farle dare la tesi e poi la situazione è degenerata. Secondo noi, gli è scoppiata qualche vena in testa. Non c’è davvero una spiegazione», ha dichiarato Nicola Turetta in un’intervista al Corriere della Sera. E ha aggiunto: «Parlano di possesso, maschilismo, incapacità di accettare che lei fosse più brava di lui. Non è assolutamente niente di tutto questo. Io sono convinto che qualcosa nel suo cervello non abbia più funzionato». E il papà respinge, in questo solco, anche l’ipotesi della premeditazione: «Secondo noi era in stato confusionale. Ha vagato senza una meta, non è tornato perché probabilmente aveva paura. Segno che non aveva un piano».

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