Alla quarta ora di coda al drive in, Laura si è posta una domanda atroce: e se avessi sbagliato coda? Gli altri in fila dicevano di dover fare il tampone “antigenico”, quello rapido insomma, mentre a lei il medico aveva prescritto quello “molecolare”, quello più accurato che dà la risposta a distanza di giorni. In preda al panico, Laura ha abbandonato la macchina in mezzo a via Portuense ed è corsa a piedi per un chilometro buono fino all'inizio della fila, cioè all’ingresso del vecchio ospedale Forlanini, dove ha trovato un addetto a cui chiedere informazioni. E l’addetto le ha detto: «Signo’ ma lei sta prima o dopo la Mini blu?». Quale Mini blu? Di che parlava quell’uomo? «I tamponi so' finiti, se lei sta dopo la Mini blu targata CD se ne deve andà a casa». Laura ha obiettato che né lei né gli altri in coda erano stati informati. «Io so' passato stamattina ad avvertire, ho lasciato pure un cartello, l’avranno fatto cadé».
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