Il governo autorizza e la Regione mette in atto: partono i richiami in terza dose per gli over 40 dopo i 5 mesi - non più 180 giorni - ed è boom di prenotazioni. A tal punto che ieri il portale del Lazio, attraverso cui è possibile scegliere posto e data per il richiamo, è andato in “down”. Il disservizio è durato qualche ora ed è stato causato dal sovraccarico degli utenti che, nello stesso momento, hanno provato a fissare un giorno. Accorciandosi i giorni per poter ricevere la terza dose molti dei residenti poi, che già avevano fissato un appuntamento ma che era stato loro dato tra due o tre settimane, hanno avuto la possibilità di anticipare e riprogrammare l’appuntamento.
I numeri del Lazio
La Regione in meno di 24 ore ne ha contati a migliaia: «Sono 40 mila le prenotazioni arrivate in poche ore e 14 mila quelle riprogrammate», fa sapere l’Unità di crisi regionale. La possibilità di poter riprogrammare il richiamo resterà attivo almeno fino a gennaio. Questo comporterà inevitabilmente già dai prossimi giorni e per almeno un paio di settimane un aumento vertiginoso delle somministrazioni concentrate in pochi giorni fino poi a che il sistema non si assesterà su livelli ordinari di 20-30 mila richiami al giorno in tutta la Regione. Dall’Unità di crisi fanno sapere che questo «non comporterà disguidi di alcun tipo, le dosi di vaccino ci sono» e sono anche in eccedenza considerate le consegne garantite dal commissario Figliuolo così come sono disponibili “slot” e spazi per la somministrazione.
Nuovo centro all'Eur al posto della Nuvola
Ieri pomeriggio la struttura commissariale di governo poi ha fatto sapere che i contratti per il personale impegnato nelle vaccinazioni del Covid saranno prorogati fino al prossimo 31 luglio e dunque nessun centro vaccinale resterà “orfano” di personale. Motivo per cui dal primo dicembre il Lazio attiverà un nuovo centro vaccinale che andrà a sostituire quello della Nuvola, impegnato in eventi e appuntamenti ormai “extra-Covid”. Si tratta dell’ex sede dell’ufficio Patrimonio del Comune. Il centro, organizzato dalla Regione insieme ad Eur Spa e ai sanitari dell’Asl Roma 2, si trova sempre all’Eur e permetterà all’inizio di poter contare su 1.500 metri quadri arrivando poi a 3 mila entro la metà di dicembre.
La capacità di somministrazione dovrebbe ricalcare per intero i trend della Nuvola. Al fianco di questo torneranno attivi Hub “dormienti” mentre si incentiveranno gli “open day” durante i fine settimana. In questo modo si arriverà ad allineare entro gennaio tutte le prenotazioni a 151 giorni. La Regione auspica poi che il governo sblocchi i richiami per tutti, cancellando dunque le fasce d’età. E questo perché adesso c’è anche la fascia di 30-40enni che hanno finito il primo ciclo a metà luglio e che pertanto a metà dicembre avranno chiuso il periodo dei cinque mesi dall’ultima somministrazione. L’accelerata sui richiami è dirimente in questo periodo in cui il virus è tornato a circolare con maggiore insistenza, soprattutto nella popolazione dei ragazzini (una scuola, l’IC via Cassia 1694 è stata chiusa per intero a causa di un focolaio). Ieri in tutto il Lazio, complice anche questo cluster, i contagi sono arrivati a 1.456 e se non ci sono stati nuovi ingressi nelle Terapie intensive, dove comunque i posti letto occupati sono ben 84, crescono i ricoveri. Ventuno in più sul giorno precedente che porta il totale a 677 pazienti.