Roma, il fratello del rom: «Mario non è uno stupratore, ha tante amiche italiane...»

L'abitazione di Mario Seferovic
L'abitazione di Mario Seferovic
di Laura Bogliolo
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Lunedì 6 Novembre 2017, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 07:56
«Mio fratello non può aver fatto quelle cose, è tutto falso». Scuote la testa, continua a ripetere «non è vero, non è vero». Distoglie lo sguardo quando sente ripetere quello di cui è accusato il fratello: stupro e sequestro di due quattordicenni.
È ancora sconvolto. Lo chiameremo Luca ed è uno dei cinque fratelli di Mario Seferovic, conosciuto sui social network come Alessio il Sinto, il ventunenne bosniaco accusato dello stupro delle due quattordicenni. Ieri era al campo nomadi di via di Salone dove vive con la sua famiglia e dove l'altra notte i carabinieri hanno arrestato Mario trovato nel container-baracca.
«Devono andare via, altrimenti pensano che siamo tutti come loro, qui non vogliamo problemi» continuavano a ripetere alcuni residenti, soprattutto serbi.

Luca, suo fratello è accusato di un crimine orribile. Cosa pensa?
«Io non credo affatto che mio fratello Mario abbia violentato quelle due ragazze. Io lo conosco, è mio fratello! Non lo farebbe mai».

Eppure i carabinieri lo hanno arrestato e accusato di stupro e sequestro.
«Questo lo so, ma le assicuro che mio fratello non sarebbe capace di fare una cosa così orribile».

Ha sentito suo fratello?
«No, ancora non gli ho parlato»

Ma è vero che Mario era sposato?
«No, mai stato sposato. Frequentava anche ragazze italiane, questo lo sanno tutti».

Alcune donne del campo infatti ci hanno detto che molte ragazze italiane venivano a trovarlo al campo.
«Sì, è vero, aveva tante amiche».

Dopo quello che è accaduto molti residenti del campo, soprattutto serbi, dicono che dovete allontanarvi, che è stato compiuto un fatto troppo grave. Insomma, molti non vi vogliono più qui. Andrete via?
(Luca sorride....)
«Ma che... non andiamo via, non abbiamo ricevuto nessuna minaccia, e molti nel campo sanno che Mario quelle cose non le avrebbe mai fatte»

Come sta sua madre?
«Mia madre? Sta abbastanza bene... ora non c'è, sta lavorando...».