RIETI - Manca l’ultima pagina nel romanzo giallo sulla scomparsa e la morte dell’ex postina Silvia Cipriani. Se l’inchiesta potrà arrivare a fare luce sul mistero che va avanti dal 22/23 luglio, il tassello mancante potrà arrivare probabilmente solo dallo zio Leonino, il parente della 77enne che aiutava la donna ad accudire i suoi animali, a svolgere piccole mansioni e in qualche lavoro più pesante nella tenuta di Cerchiara. Sul punto raggiunto dalle indagini c’è, come sempre, il massimo riserbo e gli stessi parenti - come lo zio Francesco e Leonino, convocati in Questura - sono all’oscuro di tutto e su quanto sia stato accertato da chi indaga. «Ho chiesto a che punto fossero le indagini per sapere se ci fossero stati passi in avanti e se fossero emerse novità - ha raccontato il cugino Francesco - ma mi hanno detto che non potevano riferire nulla».
Due le ipotesi: o la Procura - sulla scorta delle indagini della Squadra mobile di Rieti - sta ultimando il puzzle sul “caso Cipriani” con la soluzione al mistero ormai vicinissima, oppure si procede senza avere, nell’inchiesta, una pista determinata, che porta a tenere aperte più tesi investigative, tutte al vaglio degli inquirenti.