Vaccino, l'Aifa ritira un lotto di AstraZeneca: 10mila dosi in Puglia, tutte somministrate. L'assessore Lopalco: «Avanti con la campagna»

Vaccino, l'Aifa ritira un lotto di AstraZeneca: 10mila dosi in Puglia, tutte somministrate. L'assessore Lopalco: «Avanti con la campagna»
di Maddalena MONGIÒ
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Giovedì 11 Marzo 2021, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 13:01

Un codice alfanumerico fa tremare i polsi al personale della scuola. Si tratta del codice ABV2856 che ha contraddistinto un lotto di vaccini anti Covid ritirato ieri da Aifa, in via precauzionale, dopo la morte di un militare e di un agente di polizia siciliani. E a Taranto c'è preoccupazione per un finanziere ricoverato in ospedale con febbre alta ed encefalite.

In Puglia sono circa 16mila le dosi relative a questo lotto, di cui 3.400 sono state destinate alla Asl di Lecce, 2.300 alla Asl di Taranto, tutte interamente somministrate. Il lotto è stato uno dei primi ad essere consegnato e per questo immediatamente distribuito agli aventi diritto.
L'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha precisato: «A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, agenzia del farmaco europea. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile».
L'allerta è scattato dopo la morte di Stefano Paternò, militare 43enne in servizio ad Augusta, deceduto il giorno dopo la somministrazione della dose vaccinale e di Davide Villa, 50enne agente della squadra mobile di Catania. Paternò è morto l'altro ieri mattina, in casa, per arresto cardiaco; Villa è morto 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino per trombosi venosa. Al momento, come ha tenuto a sottolineare Aifa, non c'è alcuna evidenza di una correlazione tra il vaccino e i due eventi tragici, in più l'alta somministrazione dell'AstraZeneca, senza eventi tragici, è un elemento da tenere in alta considerazione tant'è che occorrerà attendere le analisi dell'Istituto Superiore di Sanità per capire se eventualmente il lotto può essere stato conservato male o contaminato dando eventualmente queste reazioni gravi.
Ed è mistero a Taranto per una vicenda che riguarda un militare della Guardia di finanza di 43 anni, che qualche giorno fa aveva ricevuto il vaccino in questione. Il finanziere è infatti attualmente ricoverato presso l'ospedale Santissima Annunziata di Taranto con febbre alta ed encefalite. Anche in questo caso, l'eventuale correlazione tra la vaccinazione e i sintomi accusati dal finanzieri resta ancora tutta da appurare e verificare. In ogni caso, anche la vicenda del finanziere di Taranto è stata segnalata alla cabina di regia chiamata ad eseguire tutti gli approfondimenti del caso.
Intanto un report sulla somministrazione di AstraZeneca in Inghilterra documenta che a fronte di 9,7 milioni di dosi somministrate ci sono state 194 reazioni allergiche gravi pari allo 0,002% e zero mortalità. «Maggiori sono i numeri, in un periodo di tempo ristretto, e maggiore è la possibilità che un evento atteso nella popolazione venga correlato temporalmente a un vaccino». Il chiarimento è di Alberto Fedele, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Lecce, che spiega: «Saranno poi gli approfondimenti a chiarire l'eventuale nesso di causalità. La sospensione di Aifa ha lo scopo di chiarire la purezza del prodotto. Si parla in generale della sospensione in alcuni Paesi della Comunità europea per il presunto aumento della trombofilia, ma per altri casi che si sono verificati in passato con il vaccino antinfluenzale dopo gli approfondimenti si è verificato che non c'era una relazione». Si è mosso il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha telefonato alla presidente Ursula Von Der Leyen e, fra le altre cose, nel corso del colloquio sarebbe emerso che non ci sono evidenze di un nesso fra vaccino e trombosi nei casi luttuosi accaduti in Europa a seguito della somministrazione dell'Astrazeneca. Ma se l'Italia ha deciso di ritirare solo un lotto di vaccini, altri Paesi hanno deciso per lo stop tout court. Danimarca, Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione l'uso del vaccino AstraZeneca. La Francia non ci pensa proprio, al pari della Germania. L'Ema (l'Agenzia europea del farmaco) non ha bloccato la somministrazione di AstraZeneca e sul sito istituzionale ha precisato che: «l'Ema è a conoscenza del fatto che l'Autorità sanitaria danese ha sospeso la sua campagna di vaccinazione con il vaccino Covid-19 AstraZeneca. Ciò è stato deciso come misura precauzionale mentre è in corso un'indagine completa sulle segnalazioni di coaguli di sangue nelle persone che hanno ricevuto il vaccino, incluso un caso in Danimarca in cui una persona è morta.
Anche alcuni altri Stati membri hanno sospeso la vaccinazione con questo vaccino. Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste condizioni, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza Prac dell'Ema è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici. Il Prac sta già esaminando tutti i casi di eventi tromboembolici e altre condizioni correlate a coaguli di sangue, segnalati dopo la vaccinazione con il vaccino Covid-19 AstraZeneca. Il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale. Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici tra quasi 5 milioni di persone vaccinate con il vaccino Covid-19 AstraZeneca nello Spazio economico europeo».

 

In Italia i decessi di un militare e un poliziotto in Sicilia hanno spinto anche la nostra Aifa, Autorità italiana del farmaco, a sospendere il lotto con cui le due vittime erano state vaccinate: "A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto Abv2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, agenzia del farmaco europea.

Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile". Non è ancora noto quanti vaccini siano rimasti in uso di quel lotto. I Carabinieri Nas fanno sapere che devono ancora calcolare il numero di fiale residuo, il cui uso verrà ora bloccato.

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