Vaccino, 11 milioni di dosi in arrivo In Puglia si parte con 305mila

Vaccino, 11 milioni di dosi in arrivo In Puglia si parte con 305mila
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Domenica 13 Dicembre 2020, 09:28

Circa 11 milioni di dosi di vaccino anti-Covid dovrebbero arrivare all'Italia nel primo trimestre del 2021 e serviranno a vaccinare le categorie individuate come prioritarie nella fase iniziale della campagna di immunizzazione. Tra queste, gli operatori e lavoratori sanitari e socio-sanitari (1.404.037 persone), il personale e gli ospiti delle Rsa (570.287) e gli anziani over ottant'anni (4.442.048). In Puglia, quindi, coloro che potranno sottoporsi alla profilassi in prima battuta sono circa 305mila persone: 35mila operatori sanitari, 10mila ospiti delle Rsa, 4mila collaboratori delle strutture private e circa 255mila anziani da 80 anni in su.
È quanto è emerso ieri durante l'incontro in videoconferenza tra governo e Regioni sul Piano vaccini. Sono 11 i centri individuati in Puglia per lo stoccaggio dei vaccini anti Covid che dovrebbero essere consegnati dalla Protezione civile nella seconda metà di gennaio. Si tratta di strutture idonee a conservare a meno 80 gradi il farmaco Pfizer. Il Policlinico di Bari, che ha cinque frigoriferi che raggiungono quelle temperature, potrebbe essere scelto come centro hub. Il commissario Arcuri, infatti, ha chiesto alle Regioni di indicare una struttura di riferimento.
«Il Piano vaccini ha commentato il ministro pugliese, Francesco Boccia - è una sfida epocale che dobbiamo vincere tutti insieme. Serve il massimo sforzo e una collaborazione continua. La riunione fatta ieri in emergenza con le Regioni, il ministro Speranza e il commissario Arcuri è stata molto utile e operativa. Si sono ridotti i tempi di distribuzione delle prime dosi del vaccino rispetto alle previsioni e dobbiamo accelerare. Lavoriamo senza sosta, giorno e notte, dal lunedì alla domenica per arrivare a gennaio pronti per la distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale, nei quasi 300 presidi individuati per la somministrazione che riguarderà in una primissima fase operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie e ospiti e personale sanitario delle Rsa». Le prime due aziende farmaceutiche che forniranno i vaccini all'Italia sono Pfizer-Biontech e Moderna. Queste due aziende nel primo trimestre 2021 dovrebbero fornire all'Italia da contratto rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 dosi. La Pfizer ha già ottenuto il via libera dell'autorità statunitense per i farmaci Fda per il proprio vaccino ed il via libera dell'autorità europea per i medicinali Ema dovrebbe arrivare nella riunione fissata per il 29 dicembre. L'ok al vaccino Moderna dovrebbe invece arrivare dalla Fda nella riunione in programma per il 17 dicembre e, a seguire, l'Ema dovrebbe dare la propria autorizzazione nell'incontro annunciato per il 12 gennaio. In totale, l'Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte. È molto probabile che saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza. Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l'Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi; per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni; il contratto con Sanofi 40,38 milioni; per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni; per il contratto con CureVac 30,285 milioni; per il contratto con Moderna 10,768 milioni. Tra coloro che saranno vaccinati prioritariamente, ma nella seconda fase, anche le persone dai sessanta ai settantanove anni (pari a 13.432.005) e la popolazione con almeno una comorbilità cronica (7.403.578).
Con l'aumento delle dosi, saranno vaccinate anche le altre categorie di popolazione, tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali quali anzitutto insegnanti e personale scolastico, forze dell'ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità. L'epidemia drammatica è ancora in corso e la battaglia non è vinta. Il vaccino sta arrivando e questo ci fa vedere la luce, ma non arriva domani mattina e non arriva immediatamente per tutti. Quindi ci sarà bisogno ancora di un tempo difficile di resistenza: ha ricordato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri nel suo intervento all'evento online Equologica 2020.
V.Dam.
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