Enti locali e stipendi: promossa la Puglia

Enti locali e stipendi: promossa la Puglia
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 4 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 07:11

Quanto spendono gli enti locali per gli stipendi del personale? E soprattutto: spendono bene o male? Un report di Gazzetta Amministrativa nell'ambito del progetto Pitagora, in collaborazione con l'agenzia Adnkronos, dà le pagelle a Regioni e Comuni. E la Puglia si scopre un'isola quasi felice. La Regione è tra le più virtuose d'Italia, non raggiunge la tripla A di valutazione ma si ferma a due e da queste parti sembra già una gran bella attestazione di un ottimo lavoro. E anche i Comuni vengono premiati: sono diversi quelli pugliesi, tra i capoluoghi, che vengono inseriti nella miglior classe di merito. 

Lo studio


In sintesi: gli enti locali pugliesi sono in grado di spendere nel modo giusto e di prevenire gli sprechi almeno nel personale. È chiaro che lo studio tiene in considerazione la sola voce di bilancio che si riferisce ai dipendenti, in questo caso a tempo determinato. "Il Centro Ricerche della Fondazione - spiega una nota - analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell'ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici.

Le spese dell'ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di 'performance positiva' (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), 'scostamento lieve' (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), 'scostamento considerevole' (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), 'spesa fuori controllo' (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating - che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale - assegna alla migliore performance la tripla 'A', mentre alla peggiore viene attribuita la lettera 'C'".

Le Regioni


Partendo dalle Regioni: tripla A per Veneto (62 milioni di euro) e Lombardia (69 milioni), ma subito dietro ci sono Puglia e Piemonte, con una doppia A più che buona. L'ente pugliese spende 58 milioni di euro ogni anno in stipendi per i dipendenti a tempo indeterminato. Dietro tutte le altre. Benino Liguria, Calabria e Lazio. La peggiore, invece, è la Sicilia, con una C: nell'ultimo anno ha dovuto stanziare per questa voce oltre 393 milioni (la cifra è in calo rispetto al 2021, ma ancora non basta). Non giudicabili i dati di Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. I numeri assoluti vedono il Molise come la Regione a spendere meno, 11 milioni, ma la valutazione tiene conto anche delle dimensioni e della popolazione del territorio.

I Comuni


Promossi anche alcuni Comuni capoluogo di provincia pugliesi: da Taranto e Foggia fino a tutti quelli della Bat. Tripla A per Latina (10.187.407,16 euro), Taranto (16.425.622,53), Foggia (13.047.208,42), Catanzaro (5.701.930,98), Reggio Calabria (18.455.610,19), Barletta (7.006.045,82), Andria (7.459.730,75), Prato (20.276.738,02), Caserta (5.882.197,43), Siracusa (13.098.276,06), Napoli (105.003.717,11), Trani (4.554.441,61), Vibo Valentia (2.518.876,58), Agrigento (5.177.006,51), Crotone (5.686.960,88), Sassari (15.612.624,11). Doppia A invece per gli altri pugliesi, Brindisi, Lecce e Bari, che fanno parte di un gruppone che comprende poi Parma, Messina, Reggio Emilia, Matera, Lodi, Livorno, Chieti, Frosinone, Teramo e Catania. Una sola A, ma comunque valutazione positiva, per Trapani, Cosenza, Benevento, Viterbo, Monza, Perugia, Isernia, Palermo, Salerno, Verona, Cagliari, Rovigo, Ravenna, Ferrara, Modena, Terni e Cuneo.
Gli sprechi maggiori al Nord. Bolzano, Aosta, Siena e Trento sono i quattro capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per gli stipendi del personale a tempo indeterminato. Ad esempio Trento ha investito in stipendi oltre 37 milioni di euro, di fatto più del triplo rispetto a Taranto, con una popolazione inferiore ed evidentemente - secondo l'algoritmo - anche dei bisogni non così marcati. È questo il senso del report di Gazzetta Amministrativa: non solo capire quanto i Comuni e le Regioni ogni anno spendono per pagare la gente che vi lavora, ma anche in che modo la spesa viene affrontata. Spendere un euro a Roma non è la stessa cosa che farlo a Isernia, tanto per citare il Comune tra i capoluoghi che ha l’ammontare di stipendi più basso in assoluto. Non è importante quanto denaro viene speso ma come viene speso, soprattutto quando si tratta di soldi che arrivano direttamente dalle tasche dei cittadini.
Le pagelle del progetto Pitagora, in sostanza, promuovono tutti gli enti locali pugliesi: dalla Regione fino ai capoluoghi di provincia, con una serie di eccellenze nella gestione virtuosa del denaro per pagare i dipendenti. Questa volta gli sprechi sono altrove, almeno per la voce del personale.

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