Sostegno a 75mila imprese: fondi per 4,7 miliardi di euro

Sostegno a 75mila imprese: fondi per 4,7 miliardi di euro
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Giovedì 12 Novembre 2020, 10:11

Oltre 74mila pratiche inviate al Fondo di garanzia per le Pmi, più di 339mila beneficiari di indennità una tantum, 12mila congedi, 59mila bonus baby-sitting, 118 milioni di ore di integrazione salariale, con causale Covid-19. Ma non solo.
L'Osservatorio Economico di Aforisma School of Management coordinato da Davide Stasi ha condotto una dettagliata analisi sui principali aiuti di Stato, già concessi alle imprese e ai lavoratori della Puglia, elargiti al fine di poter compensare le perdite economiche causate dal nuovo coronavirus.


Nella sola Puglia, si registrano ben 74.782 accessi al Fondo di garanzia per le Pmi, per un importo finanziato complessivo di 4,7 miliardi di euro, di cui 63.279 operazioni fino a 30mila euro (dal 17 marzo all'8 novembre); 339.431 sono i beneficiari di indennità una tantum (da 600-1.000 euro), al netto delle casse private di previdenza; 52,3 milioni di euro a favore di 13.064 imprese pugliesi, grazie al decreto Ristori; 11.921 i congedi straordinari (in media, 19 giornate); 59.139 i bonus baby-sitting; 118 milioni le ore di integrazione salariale, dal primo aprile al 31 agosto, con causale Covid-19; il 55,4% delle imprese e il 47,5% dei lavoratori hanno usufruito di trattamenti di integrazione salariale; 60.549 le domande Naspi nei primi 6 mesi di quest'anno (+12% rispetto al primo semestre 2019); 22.982 le domande accolte per il Reddito di emergenza Rem, sul totale di 43.136 (pari al 54,17% del totale).


In particolare, in provincia di Bari, sono state già accolte 23.763 istanze di piccole e medie imprese, per un importomfinanziato complessivo di un miliardo 822 milioni di euro (l'importo medio si attesta a 76.693 euro); in quella di Barletta-Andria-Trani ne sono state presentate 7.634, per 485 milioni di euro (importo medio di 63.512 euro); in quella di Brindisi ne sono state presentate 6.496, per un importo di 370 milioni di euro (importo medio di 56.896 euro); in quella di Foggia ne sono state presentate 10.208, per un importo di 590 milioni di euro (importo medio di 57.793 euro); in quella di Lecce ne sono state presentate 18.508, per un importo di 942 milioni di euro (l'importo medio si attesta a 50.919 euro); in quella di Taranto ne sono state presentate 8.173, per un importo di 525 milioni di euro (importo medio di 64.215 euro).
Le cosiddette operazioni fino a 30mila euro sono state 63.279, in Puglia, per un importo finanziato complessivo di circa un miliardo 200 milioni di euro (l'importo medio si attesta a 18.956 euro), pari al 6,3 per cento dell'importo finanziato in Italia riferito alle operazioni fino a 30mila euro.


Il decreto Cura Italia aveva previsto anche un'indennità una tantum (di 600 euro) per il mese di marzo in favore di diverse categorie.

In Puglia, a partire dal primo aprile, sono state presentate 339.431 domande, di cui 21.031 da parte di professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa 184.734 da parte di lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Inps; 19.076 da parte di lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali; 112.709 da parte di lavoratori del settore agricolo e 1.881 da parte di lavoratori dello spettacolo.


I maggiori beneficiari sono stati gli autonomi iscritti alle Gestioni speciali (54 per cento) e i lavoratori del settore agricolo (33 per cento). L'8,4 per cento del totale delle indennità una tantum è stata percepita da pugliesi. La prima erogazione del contributo a fondo perduto del decreto Ristori consiste invece in 52,3 milioni di euro a favore di 13.064 imprese pugliesi.
L'ammontare destinato alla Puglia rappresenta il 5,4 per cento dell'ammontare totale (964,8 milioni di euro) a favore di 211.488 imprese italiane.


In Puglia, da marzo ad agosto 2020, le ore autorizzate di cassa integrazione - con causale Covid-19 - sono state 118 milioni, di cui 59 milioni per la cassa integrazione ordinaria, 35 milioni per gli assegni ordinari dei fondi di solidarietà e 24 milioni per la cassa in deroga. Il dato regionale (118 milioni di ore) corrisponde al 4,2 per cento del totale nazionale (2,8 miliardi di ore, di cui 1,4 miliardi per la cassa integrazione ordinaria, 887 milioni per gli assegni ordinari dei fondi di solidarietà e 548 milioni per la cassa in deroga.
Intanto l'Anpal fa sapere che sono 1.369.779 i beneficiari del reddito di cittadinanza al 31 ottobre 2020. Dopo Campania e Sicilia, al terzo posto c'è la Puglia, con 107.465 percettori di Reddito: di questi 37.193 hanno sottoscritto almeno un contratto di lavoro e al 31 ottobre 19.331 risultano avere un contratto attivo.

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