Forse non riguarda gli irriducibili del fronte, quelli, cioè, che non si vaccineranno mai, ma in Veneto la corsa alle prime dosi del siero anticoronavirus continua a crescere inesorabile. Anzi perfino accelera, ora che il Natale è alle porte - con tutti i divieti presenti e futuri per quanti non sono immunizzati - e l'orizzonte del 31 dicembre come limite alle limitazioni a cui guardavano i no vax è già stato superato.
Quanti vaccinati e non vaccinati ci sono in Veneto?
A dire che la montagna dei non (ancora) vaccinati si sta erodendo giorno dopo giorno sono i dati diffusi da Azienda zero. Sabato oltre tremila persone (3.665 per la cronaca) si sono presentate per la prima volta agli hub vaccinali della regione, conseguenza delle progressive restrizioni per chi non ha il Green pass e quindi non può nemmeno salire su un mezzo di trasporto pubblico.
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Corsa alle prime dosi
Numeri, in particolar modo quelli delle prime dosi, che spingono il Veneto verso l'obiettivo dichiarato di immunizzare la quasi totalità dei residenti, dato che ci sarà comunque chi continuerà a rimanere scoperto. «Sono convinto che riusciremo a erodere ancora - commenta Edgardo Contato, direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima di Venezia - Quello della vaccinazione è un processo che si alimenta da sé: più indecisi si vaccinano e più si alzeranno le vaccinazioni tra chi non l'ha ancora fatto. Alla fine ci sarà un 4 o 5% della popolazione che non si vaccinerà però per arrivare a toccare quel dato abbiamo ancora un 10% da poter erodere». Per il direttore dell'azienda sanitaria veneziana l'aumentare delle vaccinazioni, soprattutto il balzo delle prime dosi, «vuol dire che tutte le strategie di convincimento della popolazione non vaccinata stanno dando i frutti: c' stata la giusta comunicazione per vincere le paure delle persone, l'introduzione del Green pass rafforzato, la zona gialla e anche, forse, la difficoltà di fare i tamponi, sia dal punto di vista organizzativo che economico. In più la stretta sul lavoro e la fermezza dello Stato nel non tornare indietro con le decisioni prese».
In fatto di contagi rapportati al numero di tamponi eseguiti, il Veneto è al di sotto della media nazionale. Tabelle alla mano, nella giornata di ieri sera i 24.259 nuovi casi registrati in tutta Italia sono il 4,28 per cento del totale dei tamponi fatti, cioè 566.300, il che vuol dire un 956 tamponi ogni 100mila italiani. In Veneto, sempre ieri, sono stati individuati 3.442 nuovi casi da infezione Sars-Cov2, seconda regione in Italia dietro gli oltre 5mila contagiati della Lombardia. Ma il boom dei positivi, comunque in lieve calo rispetto ai giorni precedenti, è da considerarsi parametrato su 88.134 tamponi fatti che spingono il rapporto dei nuovi positivi al 3,91% delle ricerche fatte. Il tutto letto nell'ottica secondo cui il dato dei 1.810 tamponi effettuati ogni 100mila abitanti è di gran lunga il migliore a livello nazionale. L'infezione però continua e ieri ha portato in dote altre 9 croci facendo salire a 12.170 il numero di decessi in qualche modo legati al virus. Negli ospedali, poi, sono 992 (+18) i pazienti agli Infettivi e 150 (-3) quelli in Terapia intensiva. Su anche gli attualmente positivi: 60.161.