Covid, chi si infetta? In Veneto 7 positivi su 10 non sono vaccinati

Covid, chi si infetta? In Veneto 7 positivi su 10 non sono vaccinati
Covid, chi si infetta? In Veneto 7 positivi su 10 non sono vaccinati
di Angela Pederiva
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Domenica 19 Dicembre 2021, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 17:03

VENEZIA - Dentro i confini del Veneto giallo, 58.405 persone sono attualmente positive. Sono un decimo dei 574.858 contagiati che sono stati complessivamente rilevati dall'inizio della pandemia, un'ondata che aumenta ogni giorno a colpi di qualche migliaio, ieri per esempio altri 4.016. Ma chi si infetta in questa fase? Due su tre sono non vaccinati, mentre il restante terzo è frazionato fra una piccola parte che ha ricevuto solo la prima dose e una netta minoranza che invece ha completato il ciclo.


L'ISTITUTO

Nella raffica quotidiana di numeri che scandiscono il racconto puntuale dell'emergenza Covid, vale la pena di osservare i dati rilevati da Azienda Zero.

Tanto più alla luce dell'ultima analisi condotta dall'Istituto superiore di sanità, secondo cui nel periodo compreso fra il 22 ottobre e il 21 novembre il tasso di decesso fra gli ultra 80enni nei non vaccinati (153 per 100.000) è circa 8 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni (18 per 100.000) e 45 volte più alto rispetto ai vaccinati con terza dose (3 per 100.000).


LA MEDIA

Ebbene le cifre dell'ente regionale certificano che, nell'ultima settimana, in Veneto ogni 100.000 abitanti sono stati individuati 1.228,3 contagi fra i no-vax, 390,7 fra i soggetti che non hanno completato il percorso e 254,6 fra quanti sono arrivati fino in fondo. La media giornaliera, dunque, è stata rispettivamente di 175,47 casi fra i non vaccinati (65,5%), 55,81 fra i parzialmente coperti (20,9%) e 36,37 fra i totalmente immunizzati (13,6%). Ogni volta che leggiamo il bollettino del Coronavirus, perciò, possiamo pensare che su 10 nuovi infetti, quasi 7 sono totalmente esposti all'aggressione del patogeno, 2 sono protetti solo in parte e soltanto 1 si positivizza malgrado la doppia somministrazione.


LA MALATTIA

Del resto dovrebbe ormai essere noto che nessun vaccino garantisce una difesa del 100%, a maggior ragione adesso che circola la variante Omicron, con l'aggiunta che l'efficacia cala con il passare del tempo, motivo per cui è stata introdotta la terza dose. Sempre l'Iss sottolinea infatti che, dopo cinque mesi dalla seconda iniezione, «l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 73% a 35%». Ma fra gli ultra 80enni presi in considerazione rispetto al tasso di ospedalizzazione, «per i non vaccinati (381 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni (52 ricoveri per 100.000) e circa 35 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (11 ricoveri per 100.000)». Una dinamica simile riguarda l'ingresso degli anziani in Terapia intensiva: il tasso dei non vaccinati (22 pazienti per 100.000) è circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (3 per 100.000) e circa 54 volte più alto rispetto ai soggetti che hanno ricevuto la terza dose (0,4 per 100.000). Non a caso in Veneto nell'ultima settimana sono stati ospedalizzati, ogni 100.000 abitanti, 50,7 no-vax, 12,3 malati che avevano avuto solo una dose e 7 infetti che invece avevano ricevuto pure la seconda.


IL RESOCONTO

È su questo sfondo che andrebbe letto il resoconto di giornata. I 4.016 nuovi contagi sono stati trovati attraverso 23.650 tamponi molecolari e 83.758 test rapidi, per cui il tasso di positività è pari a 3,73%. Altri 26 decessi portano il totale a 12.161. I ricoverati scendono a 162 (-2) in Terapia intensiva e a 1.079 (-11) in area non critica. Nel frattempo sono aumentate ancora le vaccinazioni: ulteriori 45.341 aggiornano i tassi di copertura della popolazione residente al 78,1% con almeno una dose e al 76,4% con entrambe le inoculazioni, mentre il 24,8% ha avuto pure il booster.

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