Tor Vergata, intesa tra Università e Regione:
il Policlinico diventa 2.0

Moderno, tecnologico e con più reparti, il Policlinico di Tor Vergata cambia volto. Nella struttura ospedaliera arriva infatti la firma, attesa da oltre 10 anni, per il rinnovo del protocollo d’intesa del 2005 tra la Regione Lazio e l’Università di Roma Tor Vergata che diede avvio alla sperimentazione gestionale.

Un nuovo lancio, oggi, per potenziare l’assistenza e la ricerca. Un accordo, quello siglato ieri con la Regione Lazio, che rappresenta l’evoluzione istituzionale del policlinico universitario e dell’attuale Fondazione - Policlinico Tor Vergata e la conseguente attuazione del modello di Fondazione IRCCS, istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di rilievo nazionale. E così, con il riconoscimento della ricerca, anche l’offerta di assistenza sarà potenziata grazie al riconoscimento del Dea di II Livello: una struttura di emergenza di riferimento sul territorio regionale. Un punto di svolta non solo per il policlinico ma anche per il territorio che, insistendo in un quadrante della città molto delicato come quello sud-est di Tor Bella Monaca, avrà una maggiore capacità di gestione.

«Oggi – ha commentato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio - tutti i policlinici del sistema regionale sono in ordine, regolati da protocolli moderni, da accordi che allargano l’offerta sanitaria. In questo caso si aspettava l’accordo da 11 anni, quindi si chiude una fase di precarietà, fondata su più lavoro quindi più assunzioni, sull’apertura di nuovi reparti e soprattutto su una vocazione del policlinico di Tor Vergata che aumenterà e di molto la qualità dell’offerta sanitaria».

E Tor Vergata, già in prima linea con l’ammodernamento, risulta essere la struttura che ha ottenuto i migliori risultati nella riduzione del deficit, registrando un -15% tra il 2014 e il 2015. «Questa firma - ha detto il rettore dell’Università, Giuseppe Novelli - è una tappa e non una meta: è la nascita del Policlinico Tor Vergata 2.0 verso un serio e ulteriore percorso di sviluppo dei fattori umani e strutturali, che ne fanno già oggi un’eccellenza nello scenario della sanità italiana e della ricerca scientifica mondiale».