Clinton e Trump appaiati nei sondaggi: sull'ex First Lady pesa l'emailgate

A meno di dieci giorni dal voto, la campagna per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti continua a riservare sorprese. Il candidato repubblicano Donald Trump, dato da tutti i sondaggi in netto svantaggio rispetto alla democratica Hillary Clinton, sta riconquistando terreno.

Uno nuovo scandalo ha mischiato nuovamente le carte: l'Fbi ha annunciato in una lettera al Congresso che nuovi messaggi elettronici dell'ex segretaria di Stato, potenzialmente «pertinenti», sono stati rinvenuti nell'ambito di un'inchiesta diversa da quelle chiuse a luglio. Un nuovo filone dell'emailgate, dunque, che rischia di incidere sul rush definitivo della campagna. I democratici puntano il dito contro il direttore dell'Fbi, James Comey, che ha preso l'inusuale decisione di rendere noti gli sviluppi sulle indagini nonostante il parere contrario dei vertici del dipartimento di Giustizia e dello stesso ministro Loretta Lynch. Gli agenti dell'Fbi impegnati nell'inchiesta sull'uso di mail e server privati da parte di Hillary Clinton sarebbero stati conoscenza già all'inizio di ottobre dell'esistenza di nuovo materiale, ma avrebbero aspettato settimane prima di informare il direttore del bureau investigativo, James Comey.

«Si chiarisca tutto e subito», ha detto la candidata democratica, facendo appello all'Fbi affinchè mostri il materiale definito «pertinente». Poi la Clinton ha attaccato Comey: «È molto strano annunciare una cosa del genere con così poche informazioni proprio alla vigilia delle elezioni». Intanto però gli ultimi sondaggi danno Donald Trump sotto di un solo punto rispetto a Hillary (45% contro 46%) anche se il 63% dell'elettorato rivela che non cambierà la decisione sul voto dopo le nuove notizie sull'emailgate. Ma Trump sarebbe addirittura in vantaggio di 4 punti in Florida, Stato decisivo per conquistare la presidenza.