Calcio femminile, più appassionati e più follower: le partite sono un gioco da ragazze. Anche in tv. Ecco i dati Figc

Il campionato femminile fa grandi numeri: sono oltre dieci i milioni di italiani appassionati. E il settore giovanile e scolastico, negli ultimi anni, ha visto un aumento di tesserate del 57%. In crescita anche le visualizzazioni social e lo share delle partite trasmesse dalla tv pubblica

Calcio femminile, più appassionati e più follower: le partite sono un gioco da ragazze. Anche in tv. Ecco i dati Figc
di Giuseppe Mustica
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 15:42

Il pericolo di una perdita d’interesse c’è stato ed è stato enorme.

Le settimane successive all’eliminazione dal Mondiale in Australia e Nuova Zelanda dello scorso agosto, un anno dopo la delusione dell’Europeo in Inghilterra, sono state tragiche per il movimento femminile: l’addio di Milena Bertolini, mille nomi usciti fuori, gente che ha preferito declinare l’offerta di sedersi sulla panchina azzurra. Poi l’arrivo di Andrea Soncin, alla prima esperienza in questo mondo, accolto non benissimo dall’opinione pubblica. Fino a quando poi la Nazionale non è tornata in campo, riuscendo pure nell’impresa di battere la Spagna campione del mondo in carica per la prima volta nella propria storia. 


LA RIPARTENZA 

Una ripartenza auspicata, sognata, e certificata pure da quelli che sono i numeri, in crescita, del movimento italiano. Quelli non possono mentire: il trend è con il segno più davanti in tutte le voci. Dalle tesserate alla voglia di vedere le partite sia dal vivo (+20% rispetto all’anno scorso) sia in tv. Il boom dei profili social, gli investimenti dei club, le scaramucce e le polemiche tra i tifosi.

Sì, anche quest’ultimo è un evidente segnale di un interesse maggiore. 


DATI

I dati che il report Figc ha tirato fuori (oltre 10 milioni di italiani sono appassionati al calcio femminile) sono la chiara ed evidente fotografia di una situazione positiva. Non ancora abbastanza, però, per stare al passo delle altre in Europa. Non che le cose stiano andando male, anzi, tutt’altro. Ma in Inghilterra, ad esempio, anche una fermata metro di Londra è stata “regalata” alla vittoria dell’Europeo femminile delle Leonesse. Insomma, è un altro livello. Però le stime tricolori sono importanti e sono da sottolineare: perché negli ultimi anni il settore giovanile e scolastico ha visto un aumento delle tesserate del 57%. Le ragazzine di oggi vanno tutte dietro a Valentina Giacinti e Cristiana Girelli, quelle che segnano e quelle più popolari. Una curva in salita anche per le visualizzazioni social con un aumento su Facebook del 129%, su Instagram del 45% e su Youtube, con gli highlights della Serie A che hanno avuto una nota positiva davanti del 33,3%.


ASCOLTI

Il termometro della situazione viene alla luce anche dai dati televisivi. La Serie A femminile Ebay si può vedere su Dazn, ma una partita in chiaro alla settimana è trasmessa dalla Rai. Come la finale di Supercoppa Italiana tra Roma e Juventus (le due squadre che davvero si portano dietro tutto il movimento) seguita sul secondo canale della tv pubblica da 440 mila telespettatori medi con uno share del 3,24%. È stato il record fino a poco tempo fa, fin quando sulla stessa rete non è stata mandata in chiaro sempre Roma-Juventus di campionato: picchi di 540 mila persone collegate con uno share che in questo caso ha toccato il 4,50% durante la partita. Direte voi: sì, vabbè, ma sempre e solo questa partita. Beh, c’è da dire che il match tra Fiorentina e Sampdoria, su Rai Sport in questo caso, è stato seguito da quasi 60 mila telespettatori. Alcune partite del campionato italiano di Serie A maschile si fermano su questi numeri qui, molto al di sotto della sfida tra giallorosse e bianconere. E sì che lì ci vuole un abbonamento, però il dato è da prendere in seria considerazione. Ovvio che sono aumentati anche i ricavi delle società per i diritti: un +38% che non fa mai male. E il valore commerciale del movimento, si stima, passerà dai 6,6 milioni di un paio di anni fa ai 46,7 milioni del 2033. 


STRADA GIUSTA

«Ho sempre pensato che il calcio femminile fosse pronto ad esplodere, sicuramente è entrato in una nuova era e nei prossimi anni darà grandi soddisfazioni. Quelle che tutto il movimento merita. Bisogna solo proseguire in questa direzione – ha commentato Federica Cappelletti, presidente della Divisione - continuare a cambiare l’approccio delle persone a questo sport, ormai paritario, continuare a trovare idee e portare novità per rendere il prodotto sempre più appetibile per i tifosi ma anche per sponsor e broadcaster. Bisogna continuare a lavorare sodo, agire a 360 gradi guidando la crescita fino alla sostenibilità del sistema e all’affermazione su scala internazionale del nostro modello, delle nostre squadre e della Nazionale. Abbiamo una grande opportunità». 
«Alcuni club di serie A hanno dimostrato di essere competitivi sia a livello italiano che su scala internazionale, le televisioni cominciano a raccogliere i primi risultati importanti, gli sponsor stranieri – ha continuato - si sono approcciati al nostro movimento, c’è grande fermento. La visibilità è diventata centrale in questa fase di crescita e curiosità, anche per l’indotto economico che può creare. La Federazione continua a credere fortemente nel calcio femminile, ha mantenuto le promesse fatte per questo campionato 2023/24 come sostegno ai club e alla Divisione e si è già impegnata per i prossimi anni. Cercheremo di coinvolgere maggiormente le istituzioni e in particolare il Ministero dello Sport e dei Giovani, troveremo nuovi accordi commerciali e con le tv. Sono molto fiduciosa, la strada tracciata è quella giusta». 
 

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