Troppa burocrazia fin dentro la tomba? Arriva l'App per “morire” senza pensieri

Cipressi
Cipressi
di Paola ANCORA
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Aprile 2019, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 13:11
Chi ogni giorno ha a che fare con documenti, uffici e pratiche da smaltire sa bene che in questo Paese persino morire può diventare complicato, senza una marca da bollo e un timbro a portata di mano. Al Comune di Lecce, però, hanno pensato bene di voltare pagina. E sebbene in molti uffici dei vari assessorati, le procedure più varie siano ancora imbrigliate nelle maglie aggrovigliate della burocrazia, almeno esalare l'ultimo respiro diventerà semplice. Come sola una App può consentire.
Si chiama infatti EasyFunDoc - nome ironico, si converrà - il progetto che prevede l'utilizzo di una app specifica per mettere in collegamento il Comune con la Regione e i rispettivi software addetti a registrare i decessi, le agenzie funebri e la Asl.
Ogni volta che qualcuno passa infatti a miglior vita, come si suol dire, un parente o un suo delegato deve presentare al Comune di residenza la dichiarazione di morte entro 24 ore. Per ogni dichiarazione di morte, l'ufficiale di Stato civile riceve una scheda Istat, con finalità statistica ed epidemiologica, e un certificato sanitario rilasciato dal medico intervenuto in occasione del decesso, entrambi indispensabili per la stesura dell'atto di morte.
Successivamente sempre quell'ufficiale acquisisce il certificato necroscopico da parte del medico della Asl, necessario per l'autorizzazione alla sepoltura o alla cremazione. Insomma un iter che, solo a pensarci, provocherebbe a chiunque un gran mal di testa.
Dematerializzare tutto è stata l'idea della società Clio di Lecce, con sede in via 95esimo Reggimento Fanteria, che lo scorso dicembre ha presentato al Comune una proposta di collaborazione «per la gestione dei decessi». Già avvenuti, s'intende. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA