Negli anni in cui era dipendente di un distributore di carburanti, avrebbe trattenuto oltre ventimila euro senza consegnarli ai proprietari. Un uomo di 39 anni di Otranto è stato rinviato a giudizio con l'accusa di appropriazione indebita pluriaggravata e il 12 aprile dovrà presentarsi dinanzi al giudice monocratico Giovanna Piazzalunga per l'inizio del processo.
Cosa è successo
L'uomo, in qualità di addetto all'impianto di distribuzione “Bello Carburanti” di Otranto, si sarebbe appropriato di 20.700 euro, pari all'erogazione di poco più di 12mila litri di gasolio per natanti a mezzo della pompa “a mare”.
Il titolare dell'area di servizio ha presentato denuncia, facendo così partire le indagini. L'uomo, su disposizione del giudice per l'udienza preliminare Alcide Maritati, è stato rinviato a giudizio ed è difeso dall'avvocato Ubaldo Macrì. Il legale rappresentante della società titolare dell'impianto si è costituito parte civile e ha chiesto un risarcimento di 50mila euro. È rappresentato dall'avvocato Luigi Corvaglia. L'uomo, nel frattempo, è stato licenziato, ma il provvedimento è stato impugnato dinanzi al Tribunale del lavoro.