Perché solo a Lecce (in Puglia) crescono i numeri della compravendita di case. I quartieri più richiesti e i prezzi: l'analisi

Perché solo a Lecce (in Puglia) crescono i numeri della compravendita di case. I quartieri più richiesti e i prezzi: l'analisi
di ​Mattia CHETTA
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 20:31

È Lecce l'unica città capoluogo in Puglia a registrare una crescita delle compravendite immobiliari. È quanto emerge dallo studio effettuato dall'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa su dati dell'Agenzia delle Entrate. Nei primi 9 mesi del 2023, infatti, sono 1.118 i trasferimenti di proprietà registrati nel capoluogo salentino contro i 1.099 effettuati nello stesso periodo del 2022. Un +1,18% che testimonia l'interesse di investitori, sviluppatori e acquirenti che cercano una destinazione attrattiva, viva e promettente nel panorama immobiliare italiano.
Male, invece, le altre città capoluogo. Record negativo per Bari (che ha registrato un calo del 20,3%), seguita da Foggia (-15,6%), Taranto (-13,3%) e Brindisi (-11,7%). Flessione anche per le province. Prima fra tutte ancora Bari (-18,5%), seguita dalle province di Brindisi (-12,9%), Taranto (-9,9%), Foggia (-9,2%) e Lecce, che passa 5.179 del 2022 alle 4.912 del 2023.

L'analisi

«Il mercato delle compravendite immobiliari nel Salento - spiega Davide Stasi, responsabile dell'Osservatorio economico Aforisma è in controtendenza rispetto alle altre province, perché Lecce è ritenuta una meta turistica e si continua ad investire sulle seconde case da affittare o da trasformare in bed and breakfast. La diminuzione degli acquisti, infatti, ha colpito soprattutto il settore delle prime case che vengono prevalentemente comprate tramite mutui o eventuali surroghe. I tassi di interesse sempre più alti hanno scoraggiato le famiglie in cerca di una nuova abitazione dove risiedere, mentre il mercato delle seconde case è rimasto quasi ovunque pressoché invariato rispetto al periodo precedente».
E i dati forniti proprio da Stasi dimostrano come la zona più appetibile del capoluogo salentino sia ancora quella che comprende la centralissima piazza Mazzini e i quartieri confinanti (piazzetta Ariosto e San Lazzaro); San Pio, Rudiae, viale Taranto e della Repubblica risultano essere le più popolari per via degli affitti a studenti universitari e lavoratori stranieri. Cresce, inoltre, l'attrattività del quartiere Santa Rosa e delle zone urbane di via Monteroni, oltre la marina di San Cataldo. Nel triennio 2022-2019 sono tre le zone a registrare un decremento di compravendite residenziali in città: -31,4% nella periferia sud-ovest (via Monteroni, via San Cesario, via vecchia Carmiano), -15,4% nella periferia nord (Sant'Oronzo fuori le mura, via Adriatica, San Nicola) e -12,8% nel quartiere Stadio, 167, via Rapolla e Palio.
«A San Cataldo gli appartamenti si stanno rivalutando in maniera decisamente maggiore rispetto al passato ha dichiarato Roberto Grasso di The Agency Immobiliare perché non è più considerata come periferia ma come un quartiere della città, a tutti gli effetti. E la riqualificazione in atto nella marina non fa altro che agevolare questo processo. Per quanto riguarda la provincia, invece, esclusa qualche eccezione, l'entroterra è in sofferenza. Quindi confermo il trend negativo sulla provincia e un accentramento di vendite su Lecce città».
«Lecce indubbiamente continua a essere elemento catalizzatore ma le vendite, per quanto ci riguarda, sono state equiparate. E per la maggiore vanno di più gli immobili indipendenti con caratteristiche storiche. Non tanto palazzi storici ma case, edifici che rispecchiano il nostro stile, il nostro paesaggio. Allo stesso tempo, i nostri acquirenti cercano servizi», ha invece sostenuto Gabriella Selmi di EuroImmobiliare2000. Ma per Loredana Latino di Coldwell Banker Gruppo Bodini, le statistiche sarebbero condizionate ancora dagli effetti della pandemia. «C'è uno strascico della corsa al cambio casa post Covid. Quindi le richieste e le necessità delle famiglie sono cambiate e chi prima, chi dopo, ha cercato di cambiare soluzione abitativa favorendo la città. Per la provincia incide lo spopolamento: abbiamo sempre più richieste di persone che dai paesi intendono spostarsi a Lecce. Ecco perché ha proseguito Latino nel capoluogo il numero delle richieste rimane sempre alto. E, ritornando sulla provincia, i paesi si svuotano delle persone del posto e chi acquista sono gli stranieri ai quali piace la tranquillità dei paesi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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