«Violentò la cugina in macchina»: 48enne condannato a 7 anni e 2 mesi

Il Tribunale penale di Lecce
Il Tribunale penale di Lecce
di Cinzia Ferilli
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 22:23 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:38

Condannato a sette anni e due mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni della cugina. Questa la decisione dei giudici riuniti in composizione collegiale presso il Tribunale di Lecce, diretti dal presidente Fabrizio Malagnino, che hanno inflitto la pena ad un 48enne di Campi Salentina.

Cambio di itinerario

I fatti di cui è ritenuto responsabile risalgono a novembre del 2019 e sono stati oggetto delle indagini dei carabinieri del Salento, che presero piede dalla denuncia sporta dalla vittima. Stando a quanto ricostruito, l’uomo avrebbe incrociato per le strade del paese la sua parente e si sarebbe offerto di darle un passaggio in auto per riaccompagnarla a casa. Al volante del veicolo, il 48enne, invece di dirigersi verso il suo indirizzo, si sarebbe diretto verso una zona periferica ed isolata.

Qui avrebbe spento il motore per poi passare all’azione. Si sarebbe avventato sulla cugina, l’avrebbe immobilizzata, costringendola, con minacce e violenza, a subire gli abusi sessuali.

Denuncia

La vittima, scossa dopo la terribile vicenda, si rivolse subito ai carabinieri per denunciare quanto subito dal cugino violento, che, al termine delle indagini, venne rinviato a giudizio.
Lo scorso 17 novembre, data di avvio del procedimento, dinanzi ai giudici del Tribunale di Lecce, la donna, assistita dall’avvocato Maria Chiara Landolfo, si è costituita parte civile. Nel corso della deposizione, dopo aver ripercorso dolorosamente ogni fase del terribile incubo vissuto ad occhi aperti, ha confermato tutte le accuse mosse nei confronti del cugino. Anche l’imputato, dal canto suo, ha avuto modo di difendersi, ma, a fronte di una richiesta, avanzata dalla pm Maria Vallefuoco, ad una condanna a 6 anni, i giudici hanno rincarato la dose, optando per una pena a 7 anni e due mesi di reclusione.
Non solo. L’imputato è stato condannato anche ad una serie di pene accessorie e dovrà versare una provvisionale di 20mila euro in favore della vittima. L’imputato, tramite l’avvocato Cinzia Leone, potrà presentare ricorso in Appello.

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