Case popolari, chiesta l'autorizzazione alla Camera per usare le intercettazioni di Marti

Case popolari, chiesta l'autorizzazione alla Camera per usare le intercettazioni di Marti
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Martedì 5 Febbraio 2019, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 13:39
LECCE - Chiesta l'autorizzazione alla Camera per utilizzare le intercettazioni telefoniche dell'inchiesta sulle case popolari in cui alcuni indagati parlano con il senatore Roberto Marti (Lega). Il giudice per le indagini preliminari ha pertanto accolto la richiesta della Procura, che aveva chiesto però la trasmissione della richiesta al Senato. Si tratta di dialoghi inerenti la contestazione di cui risponde anche Marti, di avere raggirato la graduatoria comunale per assegnare una casa confiscata alla mafia al fratello del boss della Scu Maurizio Briganti. Gli avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto si erano opposti alla richiesta di trasmissione di autorizzazione.
La difesa prende atto del provvedimento del GIP, pur non condividendolo per le ragioni analiticamente illustrate nel corso dell’udienza camerale del 25 gennaio. Ragioni che saranno ribadite nel prosieguo della presente vicenda, in particolare dinanzi alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera cui sarà inoltrata una nuova memoria in difesa del senato (che però era deputato all’epoca dei fatti contestati).
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