Cade dal tetto del capannone e muore durante il sopralluogo per l'acquisto

Cade dal tetto del capannone e muore durante il sopralluogo per l'acquisto
2 Minuti di Lettura
Martedì 22 Gennaio 2019, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 12:20
di Claudio TADICINI
Era salito sul tetto del capannone che era intenzionato ad acquistare per verificare la presenza e l'entità di eventuali infiltrazioni da riparare, quando il lucernario in plexiglass ha ceduto sotto al suo peso, facendogli compiere un volo di circa otto metri, che non gli ha lasciato purtroppo alcuno scampo.
La vittima è l'imprenditore Donato Lucatelli, 71enne di Specchia, deceduto sul colpo davanti al figlio, col quale nella tarda mattinata di ieri si era recato nella zona industriale di Miggiano, per ispezionare un capannone industriale situato in contrada Rivola, a ridosso della statale 275 che collega Maglie con Santa Maria di Leuca, per il quale era in corso una trattativa.
Il tragico incidente si è verificato attorno alle 13. L'imprenditore immobiliare specchiese, stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, insieme al figlio era salito sul tetto della struttura per accertare quali lavori di ristrutturazione si sarebbero dovuti eseguire dopo l'acquisto dell'immobile. Il sopralluogo, al quale - come detto - stava partecipando anche il figlio Alvaro, dj in un radio locale, ha però avuto un epilogo drammatico. Ad un certo punto, infatti, forse dopo avere messo un piede in fallo, ha sfondato il plexiglass di un pozzo luce ed è precipitato da un'altezza di circa otto metri.
Una caduta rovinosa e, sfortunatamente, fatale. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi del figlio della vittima che, sotto shock, ha lanciato l'allarme.
Per Donato Lucatelli, tuttavia, ogni soccorso è stato inutile: giunti sul posto a bordo di un'ambulanza, partita dall'ospedale più vicino con codice rosso, i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Sul posto, per gli accertamenti del caso, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Specchia, dipendenti dalla compagnia di Tricase.
La zona è stata inizialmente raggiunta anche dagli ispettori dello Spesal dell'Asl Lecce (il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), che si occupano di verificare il rispetto di tutte le norme di sicurezza previste sui luoghi di lavoro. Una volta chiarite le circostanze in cui si è verificato l'incidente costato la vita all'imprenditore salentino (di fatto accaduto in un contesto di trattative commerciali tra privati e non in un ambito lavorativo), hanno successivamente lasciato l'area.
La salma dello sfortunato 71enne, molto conosciuto nel paese del Capo di Leuca e padre di altre due figlie, è stata trasferita presso la camera mortuaria dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, per eventuali accertamenti medico-legali che saranno in seguito disposti dalla magistratura. Dei fatti è stato informato il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Giovanna Cannarile, pubblico ministero di turno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA