Arrestato il re delle slot salentino: coinvolto nell'inchiesta "Ndrangames"

Arrestato il re delle slot salentino: coinvolto nell'inchiesta "Ndrangames"
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Venerdì 31 Marzo 2017, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 19:13
RACALE - La procura di Potenza ha ottenuto l'arresto di Salvatore De Lorenzis, imprenditore 49enne di Racale ritenuto il "re" delle slot machine. L'accusa è di fare parte dell'organizzazione transnazionale legata al gioco d'azzardo che ieri ha portato nell’ambito dell’operazione 'Ndrangames ha portato a 19 ordinanze di custodia cautelare personali e il sequestro di macchine da gioco e videoslot in circa 200 esercizi pubblici in ogni regione (ad eccezione del Trentino Alto Adige). Secondo gli inquirenti il grupo aveva creato una sofisticata rete illegale che avrebbe fruttato 593 milioni di euro all’anno. Le slot erano prive delle autorizzazioni dell’Aams (l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) e sullo schermo riportavano semplici giochi dimostrativi. Accedendo però al sistema criptato attraverso una card in possesso del gestore del locale pubblico, i giocatori entravano nel sistema vero e proprio, criptato e sostenuto da server stranieri, in Olanda, Grecia e negli Stati Uniti, architettato da hacker che potevano anche disattivarlo da un controllo remoto, per eludere i controlli delle forze dell’ordine e cancellare la cronologia delle operazioni.
All’operazione di ieri mattina si è giunti dopo anni di indagini sui rapporti fra la cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone) e il clan Martorano del capoluogo lucano. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate sette società con sede in Calabria, Emilia-Romagna e Lazio e Puglia, per l'appunto nel Salento dove ha sede la società di De Lorenzis. L'imprenditore è accusato di associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla raccolta illecita del gioco d'azzardo e della frode fiscale. Nell'ordinanza si farebbe riferimento a un intercettazione telefonica che ne definirebbe il ruolo all'interno del sistema. Attraverso il suo legale, Francesco Fasano, De Lorenzis si è dichiarato del tutto estraneo alla vicenda, aggiungendo di non conoscere le persone coinvolte nell'inchiesta.
 
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