Antimafia, contratto rescisso. Si allungano i tempi per il Parco delle Cave

Antimafia, contratto rescisso. Si allungano i tempi per il Parco delle Cave
di Francesca SOZZO
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 03:09

Ancora un nuovo stop. Sembra non esserci pace per il Parco delle Cave di Lecce che porta la firma dell'archistar portoghese Alvaro Siza e il suo completamento sembra allungarsi ancora. E di tanto.
Palazzo Carafa infatti ha rescisso il contratto con la ditta che si stava occupando dei lavori - opere funzionali di completamento - il Consorzio Stabile Punta Campanella con sede a Napoli. La risoluzione del contratto arriva dopo l'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Napoli il 26 giugno scorso, nei confronti del Consorzio: Sussiste - scrive la Prefettura campana nel provvedimento n. 179060 - la presenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa. Da qui la prima immediata richiesta, da parte del Rup, Responsabile unico del procedimento, Silvio Cillo dell'Ufficio Lavori Pubblici di Palazzo Carafa, di sospensione «cautelativa immediata dei lavori» in attesa di acquisire i contenuti del provvedimento della Prefettura di Napoli. Un provvedimento che non è arrivato negli uffici comunali perché documentazione inaccessibile per motivi di ordine e sicurezza pubblica, ovvero ai fini di prevenzione e repressione della criminalità. Il Consorzio Punta Campanella una volta ricevuta la notifica di sospensione dei lavori si rivolge al Tar Campania per ricorrere contro il provvedimento interdittivo che ha portato alla sospensione cautelativa dei lavori di completamento del Parco delle Cave comunicando a Palazzo Carafa e alla Prefettura «di aver modificato i suoi organi di governance e della compagine sociale». Ma in attesa che il Consorzio discuta il riesame dell'istanza (l'udienza di merito è fissata il prossimo 17 febbraio), la Prefettura di Napoli ha comunicato all'amministrazione comunale leccese che la procedura di interdittiva antimafia è stata chiusa - il 30 dicembre 2020 - con esito positivo. Da qui la decisione di via Rubichi (il contratto prevede la verifica del nulla osta antimafia, richiesto tra l'altro il 14 ottobre del 2019 da Palazzo Carafa alla Banca dati Nazionale Antimafia) di rescindere il contratto con il Consorzio Stabile Punta Campanella, comunicata alla stessa azienda il 4 febbraio scorso con determina del dirigente del settore Lavori Pubblici, Giovanni Puce.
Il futuro del Parco - i lavori vanno avanti da nove anni - dunque sembra essere a tinte fosche. I tempi per la consegna alla città si allungano. Palazzo Carafa adesso dovrà attendere 30 giorni per verificare se vi siano o meno opposizioni alla rescissione del contratto da parte del Consorzio. Diversamente dovrà rivolgersi alla seconda impresa che ha partecipato al bando per capire se alle stesse condizioni - aggiudicazione al ribasso del 31,572% - sia disponibile a subentrare; se questa dovesse rifiutarsi, si chiederà alla terza. In caso di un niet si procederà ad un nuovo bando per il completamento del Parco.
I lavori erano quasi giunti al termine; l'ultima tranche di lavori infatti prevedeva interventi di messa in sicurezza delle pareti della cava, scavi, muri in pietra, opere in ferro, ringhiere, recinzioni, cancelli, completamento dei percorsi pedonali, piantumazioni e arredi come panchine e tavoli. E tutte le opere necessarie per rendere accessibile l'area verde agli ipovedenti che potranno utilizzare le mappe tattili. Per quanto riguarda l'integrazione all'illuminazione il progetto prevede l'ampliamento con altri 23 corpi illuminanti a pavimento. Infine l'installazione del di un sistema di video sorveglianza. Al momento il Parco è fermo da mesi, da giugno per l'esattezza, con la vegetazione che cresce a dismisura. Basta affacciarsi per vedere la situazione incresciosa in cui si trova al momento. Un colpo al cuore se lo vedesse Siza che lo ha definito «un grande amore».
«Purtroppo per motivazioni non legate alla nostra volontà abbiamo dovuto rescindere il contratto con il Consorzio che si stava occupando delle opere di completamento del Parco delle Cave - è il commento dell'assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci -. La conclusione dei lavori slitterà di qualche mese ma gli uffici sono già al lavoro per predisporre la proposta all'impresa seconda classificata». «La conclusione dei lavori del Parco - ci tiene a sottolineare Nuzzaci - è una delle nostre priorità perché vogliamo restituire l'area alla comunità, un'area importante che rappresenta non solo un'opera d'arte firmata da Alvaro Siza, orgoglio per la città di Lecce, ma anche uno spazio di aggregazione e punto di riferimento per famiglie e studenti».
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