Roma via Fani, nel balcone il cadavere carbonizzato di un 59enne. Confessione della compagna: «Era già morto, io gli ho dato fuoco»

cadavere_balcone_via Fani_roma
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di Emilio Orlando
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Lunedì 4 Maggio 2020, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 08:47

Morto per un malore e poi dato alle fiamme dalla convivente impazzita oppure ucciso durante il lockdown per l’emergenza Coronavirus? 
È il giallo che avvolge la morte di Boris Crivick, 59enne sloveno arso dalla partner dopo che era morto (per cause misteriose) da più di un mese.
 

 


L’ALLARME. «C’è un cadavere carbonizzato su un balcone di via Fani. Correte subito»: così una vicina di casa della coppia che abita in via Fani ha dato l’allarme ai carabinieri della compagnia Trionfale, che si sono trovati davanti la scena degna di un film horror. L’appartamento, dove l’uomo conviveva con una donna di 71 anni, di nome M.C.M, con problemi psichiatrici, era pieno di immondizia e materiale accumulato da anni. Ogni angolo della casa non era stato risparmiato dal degrado più evidente. Infatti la donna, che è stata interrogata a lungo dai detective del nucleo investigativo e dal sostituto procuratore Pierluigi Cipolla pare soffra di disposofobia, la cosiddetta sindrome da accumulo seriale, una paranoia legata alla paura di gettare via le cose. 
IL TESTIMONE. «Lui lo conoscevo bene - racconta un residente che vive sulla strada tristemente nota per il sequestro di Aldo Moro, riferendosi all’uomo trovato cadavere ieri -. Spesso girava per il quartiere con i cani. Era molto garbato anche se si vedeva che aveva qualche problema». 
Dal racconto della compagna dell’uomo carbonizzato, che in serata è stata fermata ed affidata alle cure di una struttura per cure psichiche, sembra che il partner fosse morto in casa da più di un mese perché affetto da un tumore maligno. Quando il cadavere ormai decomposto ha iniziato ad emanare cattivi odori, diventati insopportabili, l’anziana compagna lo avrebbe portato sul balcone bruciandolo con stracci e materiale infiammabile. Saranno comunque gli esami medico legali a scrivere la verità su quello che è apparso da subito come un giallo.
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