Pensioni - O si va in pensione con Quota 100 o non si possono avere altri redditi da lavoro. Si può guadagnare al massimo 5mila euro l'anno. Lo dice la Corte Costituzionale. «La preclusione assoluta di svolgere lavoro subordinato, che la disciplina del pensionamento anticipato "Quota 100" impone, si giustifica perché la richiesta agevolata di uscire anticipatamente dal lavoro entrerebbe in netta contraddizione con la prosecuzione di una prestazione di lavoro».
Lo rileva la Corte costituzionale che ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice del lavoro di Trento sul Decreto-legge n. 4 del 2019 che prevede la non cumulabilità della pensione anticipata con la cosiddetta Quota 100 con i redditi da lavoro, fatta eccezione per quelli da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui.
È stato sollevato il dubbio che la norma possa violare l'articolo 3 della Costituzione, perché non è prevista la stessa possibilità anche per i redditi da lavoro dipendente fino a 5.000 euro lordi annui. Secondo il Giudice di Trento, il differente trattamento previsto per il reddito da lavoro dipendente - si trattava di una prestazione di lavoro intermittente - non sarebbe giustificato. Il caso è stato esaminato oggi in camera di consiglio, e in attesa del deposito della sentenza, l'ufficio stampa fa sapere che la Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la questione poiché le situazioni di cui si discute non sono comparabili. Il lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui non dà luogo, infatti, a obbligo contributivo.
Pensioni: spesa destinata a lievitare. Legge Fornero ineludbile?
A 80 anni ancora al lavoro la pensione può attendere
Quota 100, infondata la questione sul divieto di cumulo.https://t.co/wrfgDrlDXQ#Comunicato #Cortecostituzionale pic.twitter.com/qXjLwLFpTn
— Corte Costituzionale (@CorteCost) October 5, 2022