Morti di Covid al Pio Alberto Trivulzio, la Procura: «No al processo». Familiari amareggiati

Morti di Covid al Pio Alberto Trivulzio, la Procura: «No al processo». Familiari amareggiati
Morti di Covid al Pio Alberto Trivulzio, la Procura: «No al processo». Familiari amareggiati
di Simona Romanò
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Martedì 19 Ottobre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:03

Secondo la Procura di Milano, «al Pio Albergo Trivulzio non è stata acquisita alcuna evidenza di condotte colpose o comunque irregolari, causalmente rilevanti nei singoli decessi per Covid, in ordine all'assistenza prestata».
Per questo ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per far luce sui tanti anziani ospiti che sono morti alla storica Baggina milanese nella prima ondata Covid, scoppiata all'inizio del 2020. Si sono contati 70 decessi a marzo 2020 e 133 ad aprile per un totale di 200 vittime in due mesi.

Le ipotesi di epidemia colposa e omicidio colposo plurimo a carico del Trivulzio e dell'ex direttore generale Giuseppe Calicchio «non hanno trovato riscontro e l'eccesso di mortalità del Pat per Coronavirus si situa in una fascia intermedia rispetto a quanto avvenuto nelle Rsa del milanese». È quanto si legge nella richiesta di archiviazione del procedimento dei pm Mauro Clerici e Francesco de Tommasi.

Mancano le prove di un «nesso causale» fra le condotte dei vertici della casa di riposo e le morti, ma è emersa «la sottovalutazione del rischio contagi da parte della direzione», scrivono i pm.

Le chat acquisite dimostrano, poi, «che i vertici dell'ente volevano evitare allarmismi e occultare più che risolvere le difficoltà». Gli inquirenti segnalano, inoltre, che «ha trovato riscontri l'ipotesi che si fossero opposti, a marzo, all'utilizzo di mascherine».


A presentare un esposto, che ha dato il via alle indagini, era stata l'associazione Felicita, fondata da Alessandro Azzoni, figlio di una anziana deceduta, e da altri parenti dei pazienti. «La decisione della Procura - dichiara Azzoni - ci trova totalmente amareggiati ma non sorpresi». La domanda «di verità e giustizia è stata elusa», secondo l'associazione. Anche le indagini su altre Rsa milanesi si avviano a simili richieste di archiviazione. Giulio Gallera, ex assessore al Welfare ha scritto su Fb: «Su Trivulzio vergognoso attacco mediatico».

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